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Votazione popolare del 21 maggio 2017

4 maggio 2017 3 commenti

//riceviamo e pubblichiamo\\
L’UDC Svizzera ha lanciato il referendum per motivi sia economici che ambientali. I consigli di voto dell’UDC Bregaglia.

Il prossimo 21 maggio siamo chiamati alle urne per votare la legge federale sull’energia. La situazione attuale a riguardo dell’energia e dei suoi produttori non è soddisfacente ed è quindi indiscusso che bisogna intervenire. La domanda è come?

Vari tentativi da parte di verdi e socialisti di proibire le centrali atomiche (l’ultima votazione risale a settembre 2016 ed è stata bocciata dal 64% dei votanti!) hanno sempre dato esito negativo alle urne. Ricordiamo la votazione “Per la proroga del blocco della costruzione di centrali nucleari e il contenimento del rischio nucleare (Moratoria più)” del 18 maggio 2003 che è stata respinta da oltre il 66% dei votanti. Il Consiglio Federale ha comunque deciso di ignorare la volontà del popolo incaricando il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC, presieduto dalla CF Leuthard) di elaborare una strategia per l’abbandono dell’energia nucleare. Questo in data 23 marzo 2011, 10 giorni dopo la catastrofe dovuta ad uno Tsunami a Fukushima.

Sulla scia di questa catastrofe (causata da un altissima onda dell’oceano!), sia in Consiglio Federale che in Parlamento l’ottenimento delle maggioranze è stato facile. Purtroppo in pochi si sono chiesti cosa significhi realmente raggiungere gli obiettivi prefissati. Solo l’UDC si è opposta a questa decisione frettolosa e poco ponderata. Man mano che ci avviciniamo alla votazione, sempre più singoli politici (vedi la presidente nazionale del PLR Petra Gössi, che si oppone al partito che guida; vedi membri del PPD che si oppongono alla propria Consigliera Federale) come pure organizzazioni ambientalistiche (associazioni per la protezione del paesaggio e della Patria) si oppongono alla strategia adottata. Gli uni (politici del PLR e del PPD) temono ripercussioni economiche insormontabili mentre gli altri (membri del Landschaftsschutz e dello Heimatschutz ma anche singoli rappresentanti del PS o dei Verdi) temono la deturpazione del paesaggio e dei borghi tramite giganteschi e rumorosi mulini a vento o vaste aree coperte di pannelli solari.

Chi supporterà gli enormi costi di questa strategia energetica definiti dallo stesso Consiglio Federale a 200 miliardi entro il 2050? Le grandi imprese ne sono esonerate per paura che lascino la Svizzera per insediarsi all’estero, mentre le piccole e medie imprese potranno trasferire i costi ai clienti (che siamo noi). Rimangono i singoli cittadini, parte dei quali (fiscalmente deboli, vedi sistema rimborso premi casse malati) saranno pure esonerati dal dover partecipare ai costi; e dunque alla fine solo il ceto medio dovrà pagare tutto “il conto”.

Tutta la strategia fonda su incentivi in determinati settori che andranno a scapito di altri che una volta erano assai redditizi (impianti idroelettrici). Inoltre si mira a diminuire il consumo di energia del 43%, nota bene quando allo stesso tempo si pensa di sostituire i motori a benzina e diesel delle autovetture con motori elettrici. Gli impianti di riscaldamento a combustione (olio) saranno proibiti e quelli esistenti dovranno essere sostituiti entro una data definita; chi possiede una casa isolata in modo insufficiente dovrà intervenire. Tutto questo sarà legato a costi alti per i coinvolti.

La situazione attuale nel campo energetico non è soddisfacente e va discussa e adattata, ma con passi non più lunghi della gamba, mediante una strategia economicamente sopportabile e con soluzioni che ci permettano anche in futuro di essere autonomi senza dipendere troppo dalla corrente elettrica proveniente dall’estero (da centrali atomiche, a carbone o a gas). Di certo la strategia energetica a cui mira questa Legge federale sull’energia non tiene conto di questi importanti punti e va dunque bocciata.

Vi invitiamo quindi a inserire un deciso NO sulla scheda di voto del prossimo 21 maggio.

Cogliamo l’occasione per un’informazione in causa propria. Anche in vista di questa votazione, l’UDC Bregaglia ha posizionato i supporti per manifesti su una parcella privata in località Palü a Stampa. In occasione dell’ultimo posizionamento dei cartelloni, inerenti l’iniziativa sull’attuazione (Durchsetzungsinitiative) nel febbraio 2016, abbiamo subito atti vandalici che hanno visto imbrattare e alterare i manifesti. Dopo un primo atto abbastanza innocuo, abbiamo videosorvegliato la parcella con tanto di insegna come previsto dalla legge. Abbiamo dunque potuto immortalare l’artista Miriam Cahn, residente nelle vicinanze, quale autrice di questi atti vandalici che hanno raggiunto l’apice con ripetute affissioni di “svastiche” sui nostri manifesti. Un atto inaccettabile e che ci ha di fatto indotti a reagire. Purtroppo l’invito, tramite lettera raccomandata, a inoltrarci le proprie scuse scritte non è stato ricambiato e dunque crediamo sia giusto informare la popolazione a riguardo dell’autrice di questi deplorevoli atti. Speriamo rimanga un fatto isolato e ci auguriamo che i manifesti politici (non solo i nostri) vengano visti e rispettati come tali. Chi non concorda con le idee altrui ha altre forme di protesta a disposizione e non deve di certo far uso di atti di vandalismo.

UDC sezione Bregaglia

Attualmente ci sono 3 commenti

  1. Maurizio Fabio scrive:

    Chiaro Gian Luca, di sbagli ne possono fare tutti, ma se uno critica così spesso (“leggi e decisioni poco ponderate e frettolose”, ecc.) è forse bene che si guardi prima allo specchio. Bashing subisce chi provoca. Forte è qualcosa d’altro.

    Forse così vedi la differenza tra quelli che fanno e quelli che criticano (cosa che è sempre molto più facile). Il nostro parlamento lavora da anni ad una strategia che ha trovato finalmente una maggioranza nelle due camere, ma c’è sempre chi ha l’impressione che bisogna mettere un palo tra le ruote. L’UDC per prima e alcune organizzazioni ambientaliste che sono anche per il no per altri motivi. Entrambe le parti perché hanno l’impressione che il loro programma politico è più importante di una soluzione che porti avanti il nostro paese. Spero il popolo lo riconosca e premi chi s’impegna per una politica costruttiva.

    Chiudo così il mio discorso. Sull’altro commento ne possiamo parlare e filosofare un’altra volta in privato.

    Saluti e buona notte
    Fabio

  2. Fabio Maurizio scrive:

    Mi chiedo da dove si pescano certi numeri e dichiarazioni?!?

    L’ultima iniziativa è stato fatta in novembre (non settembre) del 2016 e respinta con 54.2% non 64%!

    Qui i link ai risultati ufficiali per chi preferisce discutere di fatti:

    https://www.admin.ch/ch/i/pore/va/20161127/index.html

    Paragrafo 4: si vuole fare credere che la benzina non è un forma di energia??

    Solo due punti abbastanza gravi dopo una lettura veloce…

    Fabio Maurizio

    • Gian Luca scrive:

      Hai ragione Fabio, ho scambiato i risultati di settembre (economia verde) con quelli di novembre (per l’abbandono del nucleare). Scrivendo un articolo e raccogliendo informazioni (il sito di admin.ch lo uso da anni, grazie) può accadere. Effettivamente l’abbandono del nucleare è stato respinto dalla maggioranza del popolo solo 5 mesi fa!!!!

      Ovvio che i carburanti sono fonti di energia. Ma è anche chiaro che le centrali atomiche che dovranno scomparire al più presto forniscono energia ELETTRICA che è quella che dovrebbe far funzionare i motori della auto elettriche appunto. Chi vuole capire capisca.

      È chiaro che se si vuole semplicemente partecipare all’Hobby nazionale che ormai va di moda (SVP Bashing) ci sei riuscito benissimo. Peccato che sono solo i forti a dover subire questo tipo di azioni e dunque mi fa piacere!

      buona serata
      Gian Luca

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