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Una passione da record

2 febbraio 2017

//tratto da La Provincia di Sondrio\\
Dalla pagina dedicata ai temi di confine. Bregaglia e montagna.


340 membri in un paese di 1600 abitanti. Sono numeri da record quelli della sezione Bregaglia del Club alpino svizzero. Cifre che si spiegano con la passione di un territorio montano che comprende cime spettacolari, ma anche con la storia dell’associazione bregagliotta. Una realtà svizzera nata nel 1903 nell’ambito della sezione Bernina e divenuta sezione autonoma ventitré anni più tardi, che oggi guarda con attenzione anche alle montagne italiane e alla collaborazione con il Cai.

Martin Ganzoni, operatore della scuola professionale di Samaden in Engadina, è il presidente della sezione. Si tratta di una delle più piccole fra le 112 della Confederazione, ma il radicamento nella comunità è fonte di orgoglio per i soci. Dall’abitazione di Ganzoni a Promontogno si scorge la vetta del Badile. Una parete sulla quale sono salite cordate che hanno fatto la storia dell’alpinismo e che hanno un fascino eterno. Sia per gli appassionati di montagna bregagliotti, sia per quelli provenienti dalla Svizzera interna o dall’estero. È il caso dell’Italia, naturalmente.
«Siamo 340 e la nostra è l’associazione più rilevante della Bregaglia, a livello di iscritti – spiega con soddisfazione -. Ma non siamo tutti bregagliotti. Ci sono vari soci italiani e guardiamo oltreconfine. In passato abbiamo promosso gite insieme e abbiamo partecipato a iniziative culturali che hanno unito esperienze dei due Paesi, ad esempio l’incontro con la Rega avvenuto a Chiavenna alcuni anni fa. Ci piacerebbe rafforzare questa collaborazione anche in futuro, magari con un’uscita in compagnia».
Un altro ambito di possibili sinergie è quello dei rifugi o dei bivacchi. Sul versante del Badile ci sono le capanne Sciora (costruita dal Cas Bregaglia e poi ceduta alla sezione zurighese), Sasc Furä (da leggere con la “e” finale, di proprietà del Cas Bregaglia) e dell’Albigna, oltre a vari bivacchi sul territorio italiano. Su quello opposto, invece, mancano strutture per l’accoglienza di escursionisti. «La questione è nota e la stiamo esaminando con i nostri vicini italiani», assicura Ganzoni.

Cultura e montagna
Il Cas promuove la pratica degli sport di montagna in tutte le sue  forme e discipline, impegnandosi per uno sviluppo durevole e per la salvaguardia dell’ambiente montano. La sezione propone ogni anno diverse attività per i suoi membri e per tutti coloro che amano le vette. Alcuni esempi sono rappresentati dalle gite, dai corsi e dalle scalate sulla parete della palestra indoor di Vicosoprano.
«Cerchiamo di promuovere un programma per tutti, con proposte che vanno dallo sci alpinismo alle camminate passando per escursioni e scalate in falesia e al coperto. Un’attenzione particolare viene rivolta ai giovani, il futuro della nostra realtà associativa. A loro trasmettiamo non solo conoscenze tecniche, ma anche la passione per i luoghi, ad esempio i sentieri che ormai conoscono in pochi».

Stefano Barbusca

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