Cultura, Home

Shakespeare è italiano

21 aprile 2016

//tratto da Il Grigione Italiano\\
Shakespeare è italiano è il titolo di un romanzo ambientato in Bregaglia. La recensione è di Elena Giacometti.

Questi sono giorni speciali per Stratford-upon-Avon, nella contea del Warwickshire in Inghilterra. Il 23 aprile si festeggeranno i 400 anni dalla morte di William Shakespeare, scrittore e genio universale, orgogliosamente celebrato nel suo villaggio natale e nel resto del mondo. Chi ha avuto la fortuna di visitare Stratford-upon-Avon saprà che è impossibile camminare lungo le vie di questo pittoresco nucleo storico senza scorgere in ogni angolo negozi, vetrine, libri e souvenir dedicati a questo personaggio di fama mondiale. In questa località tutto parla di lui, anche la sua casa, miracolosamente intatta e visitata ogni anno da decine di migliaia di turisti.

Immaginatevi se un giorno gli abitanti di Stratford-upon-Avon si svegliassero la mattina scoprendo che in realtà il personaggio da loro celebrato e venerato non fosse altro che un’invenzione o un terribile equivoco. Eppure c’è chi – sempre in punta di piedi – avanza ipotesi in tal senso, dovendo però fare i conti con l’orgoglio ma soprattutto l’identità dell’Inghilterra, che difende e rivendica a spada tratta la paternità del proprio autore nazionale. Uno di questi coraggiosi combattenti, sempre più numerosi, è il caso di dirlo, si chiama Vito Costantini, un appassionato scrittore e studioso nonché insegnante di lettere nell’Istituto professionale “Morvillo Falcone” di Brindisi.

L’autore del romanzo Shakespeare è italiano, uscito nel 2013 e edito da Youcanprint, non incanta forse per lo stile ma piuttosto per il contenuto. Il romanzo biografico ripercorre l’ipotetica vita di Michel Agnolo e del figlio John Florio – principali contendenti in Italia all’ambito trono di Shakespeare – dando vita e voce a questi due interessanti e per certi versi enigmatici personaggi. Shakespeare è italiano si svolge in gran parte in Bregaglia, valle che diede lavoro e asilo per molti anni alla famiglia dell’esule toscano Michel Agnolo Florio. È interessante scoprire attraverso l’interpretazione di Vito Costantini il ruolo che giocarono la nostra valle e i suoi abitanti nella vita di Michel Agnolo e del figlioletto John.

Dopo aver letto questo romanzo ambientato in Bregaglia, forse vivremo questi giorni di commemorazione in modo diverso e forse rileggeremo con occhi diversi anche il sonetto 33  del canzoniere scespiriano che recita quanto segue:

Più di un glorioso mattino ho visto
lusingare le vette dei monti con occhio sovrano,
baciare con volto d’oro i verdi prati,
indorare pallide correnti con alchimia divina;

poi presto permettere alle nuvole più vili di cavalcare
in orridi nembi sul suo volto celeste
e nascondere al mondo derelitto il suo sembiante,
fuggendo furtivo ad occidente senza più grazia.

Così il mio sole rifulse una volta di primo mattino
con pieno trionfale splendore sulla mia fronte;
ma ahimé, andò via, e un’ora sola fu mio:
nuvola più alta me l’ha ora nascosto.

Ma lui, per questo, il mio amore non disdegna affatto:
i soli del mondo possono macchiarsi, se il sole del cielo si macchia.

Elena Giacometti

Notizie in tempo reale

Avvisi

Offera di lavoro

Avviso

Pedagogista curativo.

Medicina del traffico al CSB

CSB

Esami periodici per persone anziane.

Conferenza ed escursione

Migrazione

Sabto 11 e domenica 12 maggio.

Le tue foto

Vi regaliamo fiore

Spergularia_comune_1

A cura di Franco Tam.

Satira di Bregaglia

La vignetta del giorno

8oym6d

Per sorridere un po’.