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Stregaci… strega!

17 dicembre 2015 Nessun commento

//tratto da Il Ponte\\
Orsina, Violante e Maria e il processo a Margherita Tognona.
Rappresentazione in tre atti di Domenico Livoti.

“Questa è la storia di tre streghe professioniste, che hanno fatto cioè un patto con il diavolo, alla barba dei giudici e di tutti quegli uomini che amano fare del male alle donne. Se vengono messe al rogo esse poi risorgono e si rinnovano nei secoli. Si sono specializzate in diversi campi: Orsina prepara filtri d’amore, Violante cura i malanni della gente, Maria confeziona elisir di giovinezza e di bellezza”.

Il primo atto si svolge nell’anno 1646, pochi giorni dopo che Margherita Tognona è stata condannata, e le tre streghe si scagliano contro i giudici che se la prendono con povere donne malate e indifese.

Nel secondo atto viene ricostruito il processo contro Margherita Tognona e vengono spiegate tutte le procedure che nel 1646, nella giurisdizione di Piuro, erano applicate contro le presunte streghe.

Nel terzo atto la storia si svolge nei tempi moderni e vuole essere anche un atto di accusa contro le violenze che subiscono nel mondo le donne.

L’albero al centro della scena rappresenta un testimone della vita che si svolge nel mondo e assiste alla lotta tra il bene e il male che in ogni tempo si combatte su questo pianeta. I costumi sono stati curati da Mirella, le coreografie dalla DDD Dance School Chiavenna e dalle insegnanti Denise e Natasha, le musiche del secondo atto sono state composte da Raffaello Torrisi, le voci, le musiche e le luci sono curate dal fonico Alfonso Livoti.

Il testo del secondo atto è stato tratto, con le dovute reinterpretazioni teatrali, dal libro di Valerio e Giovanni Giorgetta E le ceneri gettate nell’acqua.

Così Domenico “Mimmo” Livoti descrive l’opera teatrale che ha ideato:
Uno spettacolo che ha – tra gli altri – il merito di saper fondere più generi e più mezzi espressivi: dal testo letterario al documento storico, dalla recitazione alla danza, dalle scenografie alle musiche… e poi i costumi, i trucchi, le luci.
La tematica delle streghe è tanto cara a Villa
(dove Livoti molti anni fa ha insegnato), paese in cui le streghe nel Seicento sono state messe al rogo o bandite, benché a noi oggi paia che tutto ciò debba appartenere più alla leggenda che alla storia.

Stregaci… strega è stato portato in scena a Villa, presso il centro polifunzionale comunale (palestra), lunedì 7 dicembre scorso. Dal pubblico presente tanti commenti positivi: affascinante il balletto nel primo atto, ben inscenato il processo del secondo atto, apprezzata l’idea di reinterpretare la stregoneria in chiave odierna nel terzo atto, ricordando che anche al presente troppe donne siano vittime di violenze assurde come lo furono le presunte streghe quattro secoli fa.

Un plauso va a tutti i protagonisti di questo lavoro, compresi ovviamente gli attori, tutti rigorosamente non professionisti. Ci sia permesso segnalare i “nostri” Mauro Fumagalli e Valerio Giacomini. Il primo nei panni addirittura del diavolo (pure in un elegante e singolare abito bianco) che blandisce e inganna le streghe, convincendole di essere davvero in grado di poter fare il male con aiuti soprannaturali. Il secondo nei panni del notaio Pollavini (villese), che redige gli atti del processo. “Nostro” perché originario di Villa anche un’altra figura del processo, impersonata da Fernando Tam.


Foto di Ferruccio Gini e Fabrizio Ghiggi

Da: Il Ponte

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