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Votazione per urna dell’8 febbraio 2015

3 febbraio 2015

//riceviamo e pubblichiamo\\
Richiesta di concessione idrica per la piccola centrale elettrica Molino, della costituente Centralemulin SA a Promontogno. Gentili cittadine e cittadini del Comune di Bregaglia,

il progetto Mulin della famiglia Scartazzini si distingue nettamente per la sua presa di coscienza del patrimonio storico e culturale legato alla valle. E, un fatto importantissimo, il progetto rispetta pienamente tutte le indicazioni determinate in base alla Legge federale sulla protezione delle acque (LPAc del 24 giugno 1991). E cioè per il deflusso minimo che la normativa federale fissa in modo inequivocabile in una tabella (Art. 31cpv. 1 LPAc ), per le esigenze qualitative, qualità chimica, fisica e biologica, l’adeguata alimentazione delle falde freatiche, la conservazione dei biotopi, della profondità d’acqua necessaria alla libera migrazione dei pesci (di regola 20 cm durante tutto l’anno), e per la salvaguardia dei luoghi di fregola (Art. 31cpv. 2 LPAc). Per uno studio più approfondito si consulti il rapporto Gewässerökologisches Gutachten / Restwasserbericht, Konzessionsprojekt Sept. 2014 KWKW Molino, Promontogno di Jakob Grünenfelder e Pio Pitsch.

Inoltre è previsto, secondo la legge sui diritti d’acqua del Canton Grigioni (LGDA) , che il Comune partecipi alla costituenda Centralemulin SA con una quota del 34% del capitale azionario. Il Municipio – così si scrive nel messaggio riguardante la richiesta di concessione – considera importante tale partecipazione, poiché in linea di massima la produzione di energia idroelettrica rappresenta un considerevole fattore economico per il Comune di Bregaglia. In tal modo l’ente pubblico è in grado di influire sul destino dell’impresa e contribuire così a salvaguardare la rilevanza di questo ramo economico anche per le future generazioni.

L’attività del mulino, storicamente documentata, iniziò alla fine del 1600 quando le macchine giravano con una grossa ruota di legno, mossa dalle acque della Maira. Nel 1897 la ruota fu sostituita da una turbina e qualche anno dopo fu installato un generatore e iniziò la produzione di energia elettrica, dapprima per il proprio fabbisogno, poi per l’Hotel Bregaglia, per l’illuminazione pubblica dei villaggi di Sottoporta e infine anche per i privati. La fornitura di energia elettrica terminò quando i comuni decisero di fornirsi dall’azienda elettrica della città di Zurigo. La centralina continuò a produrre solo per il proprio fabbisogno e nel 1960, causa problemi causati da un’alluvione, venne fermata.

La realizzazione di questo progetto salvaguarderebbe il valore di un monumento industriale, testimone dell’epoca dei grandi pionieri, e contribuirebbe al mantenimento di una piccola impresa producendo energia elettrica, offrendo lavoro a due famiglie, assicurando così anche in futuro l’esistenza in valle del mulino, del panificio e del negozio. Sarebbe uno dei tanti piccoli “gioielli” che ci distinguono dai grandi centri turistici di massa, la continuazione di un’antica attività strettamente legata alla nostra esistenza: la preparazione del pane.

Perciò un sì per il progetto in votazione l’8 febbraio 2015.

Reto Müller, Spino

Satira di Bregaglia

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Per sorridere un po’.