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Sondaggio sulla bocciatura del progetto scuole

1 febbraio 2013 2 commenti

Una lettura dei risultati a «urne chiuse»! I risultati del sondaggio che è stato attivo per due settimane.

Il 16 gennaio abbiamo proposto un sondaggio sull’esito del progetto «A scuola oltre confine». Dopo 14 giorni avevano partecipato 124 persone. (Se vi sembrano poche, facciamo notare che in assemblea erano 93.) Nel preparare il sondaggio la redazione si è domandata quali fossero le principali cause che potevano aver indotto il singolo cittadino o la singola cittadina a votare contro il progetto di cooperazione transfrontaliera. Cercando dunque di metterci nei panni un po’ di tutti, avendo anche seguito con attenzione le assemblee, ci siamo orientati verso le quattro ragioni che abbiamo proposto.

1. Un progetto viene respinto perché non è ritenuto valido. Ecco, questa è la prima ragione, la più diretta. Viene proposta una cosa e io rispondo no, perché non mi piace, non la ritengo utile per il mio Comune, non è nel mio ordine di idee. Ebbene, questa risposta – progetto non valido – ha ottenuto 21 voti, solo il 17% del totale.

2. Considerato l’iter burrascoso che il progetto aveva avuto, abbiamo ipotizzato altre ragioni. Ricordiamo infatti che il progetto aveva cominciato a prendere forma all’insaputa di quasi tutti. Era addirittura arrivato ai media prima che il presidente del Consiglio scolastico ne avesse parlato ai suoi consiglieri. E lo stesso presidente aveva affermato che non era una questione da portare in assemblea comunale. Questo atteggiamento di poca informazione ha infastidito molti. Quando poi la comunicazione c’è stata ha generato ancora domande su domande alle quali non sempre è stato risposto in maniera chiara o con la dovuta competenza. Per queste ragioni abbiamo individuato la risposta comunicazione insufficiente. Hanno scelto questa risposta 46 persone, il 37% dei partecipanti al sondaggio, ovvero la maggioranza dei partecipanti.

3. Una delle domande ricorrenti della popolazione ai promotori del progetto riguardava l’accoglienza riservata ai ragazzi e alle ragazze italiani nella scuola di Stampa. Oltre a questioni pratiche, come chi paga e come viaggiano (questioni abbastanza ben chiarite nel progetto), sono state esposte questioni didattiche, sulle quali svettava la ricorrente domanda sul livello di conoscenza del tedesco. La preoccupazione che serpeggiava era che gli studenti italiani potessero abbassare il livello di quelli svizzeri. Alla nostra risposta preoccupazione legata agli/alle studenti italiani/e hanno aderito in 16, quindi un esiguo 13% del totale.

4. E infine non poteva mancare l’accenno a questioni personali, che ognuno ha potuto interpretare come voleva, naturalmente. Da parte nostra, dichiariamo che facevamo riferimento alle accuse pubblicamente mosse al presidente del Consiglio scolastico per incoerenza personale. Egli stesso ha affermato che il voto era stato contro di lui piuttosto che contro il progetto. Ma non sappiamo se abbia ragione. Il nostro sondaggio gli darebbe quasi torto, dato che questa risposta ha raccolto 41 voti, il 33%.



Leggi anche: Il punto di vista degli insegnanti

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Attualmente ci sono 2 commenti

  1. stefano scrive:

    Gentile signor Stampa

    Siamo consapevoli della cosa (che purtroppo non si può evitare). Da una parte c’è da dire che come minimo un singolo apparecchio può votare una volta sola, e soprattutto che dall’altra ci vuole anche un po’ di fiducia nei confronti dei partecipanti al sondaggio, che speriamo abbiano votato correttamente.

    Cordiali saluti LA BREGAGLIA

  2. Lorenz Stampa scrive:

    Sorry questo contributo in tedesco.

    Zum Sondaggio:
    Ich habe mit einem ähnlichen Online Sondaggio in der NZZ folgende Erfahrungen gemacht.
    Ich habe ein PC (zuhause). Gemacht NZZ sondaggio mit: einem Samsung Galaxy S3 (im Tram), einem Notebook (in einem Hotel), einem Galaxy tablet Note 10.1 (im Infinito in Zürich)
    und ich konnte mit allen abstimmen ………ganz nach meiner Vorliebe…: 3 Stimmen.
    (Sorry für die Samsung Reklame :-) ! ).

    Wie verhindert das LaBregaglia?

    Herzliche Grüsse
    Lorenz Stampa

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