Bregaglia, accogliente anche d’inverno

Bregaglia Engadin Turismo ha presentato le offerte invernali, contestualmente al progetto Enjoy Berghilfe, in un pomeriggio a Maloja che ha coinvolto i presenti in un gioco dal quale sono emerse decine di proposte.





Volendo trascorrere una vacanza invernale in Bregaglia, si trova qualcosa da fare tutti i giorni. Innanzitutto, vi sono gli sport invernali, quali lo sci di fondo e di discesa (a Maloja e a  Casaccia), i campi di ghiaccio (naturale a Maloja e artificiale a Vicosoprano), le cascate di ghiaccio per l’arrampicata, le escursioni guidate con le ciaspole o lo sci alpinismo. E tanti posti dove andare liberamente in slitta. Ma vi sono anche tante altre possibilità. In un opuscolo, l’ufficio turistico comunale (Bregaglia Engadin Turismo – BET) ha raccolto tutte le attività che vi sono in valle, con i riferimenti necessari per prenotarsi, ove necessario. Il turista potrebbe osservare alcuni artigiani all’opera oppure visitare la splendida chiesa di San Martino a Bondo o ancora portare i bambini a fare la pizza in una vera pizzeria, per fare solo qualche esempio.

La Bregaglia non è esente dalla crisi del turismo e un incremento della qualità dei servizi offerti è diventato un elemento essenziale per la tenuta e la ripresa del settore. Punta alla qualità il progetto appena iniziato, Enjoy Berghilfe, in cui la Bregaglia è inserita, insieme ad altre tre regioni di montagna. Il responsabile generale è il bregagliotto Florian Salis, di stanza a Zurigo, mentre la responsabile locale è Sandrina Gruber. La prima fase del lavoro è stata quella di analisi: informazioni e idee sono state raccolte tramite un’inchiesta, ma anche in occasione dell’incontro informativo di inizio stagione invernale.

Mercoledì 19 dicembre, infatti, tutti i partecipanti al pomeriggio informativo sono stati coinvolti in un gioco di ruolo, nel quale ciascuno si identificava in un turista ed esprimeva le proprie aspettative e desideri, anche i più azzardati. Molto soddisfatti del risultato ottenuto, gli organizzatori hanno «portato a casa» un sacco di idee anche innovative. Esse saranno elaborate nei mesi prossimi da Sandrina Gruber insieme al gruppo di lavoro che la affianca e che è composto da Luca Giovanoli, Dora Lardelli e Vittorio Scartazzini, oltre al direttore di BET, Michael Kirchner.

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