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Elda Giovanoli Simonett si racconta

13 giugno 2012

Palazzo Salis Bondo, domenica 17 giugno ore 16.00. L’autrice bregagliotta, già ospite a Coira con la Pgi nell’ambito del tema annuale 2012 dedicato alle donne, torna a Bondo che l’ha vista nascere. Nelle atmosfere settecentesche del Palazzo Salis presenta al pubblico Ricordi di vita di un’insegnante “per vocazione”.




«Mi piace passeggiare quando piove… La pioggia mi è amica (…). Mi piace passeggiare quando piove… Poiché nessuno passeggia quando piove.» Le incessanti precipitazioni che da giorni ormai settimane dilaniano sulle nostre regioni assumono come una nuova valenza attraverso i versi che Elda Giovanoli Simonett pubblicava all’inizio degli anni ‘50 nel Periodico bregagliotto (No. 1, dicembre 1953).

È trascorso mezzo secolo da allora, ma lo sguardo dell’autrice di Bondo è rimasto lo stesso, ironico e di fresca poesia. I suoi scritti sono raccolti ora in un nuovissimo libro edito da Graphic Milano che porta il titolo non certo aleatorio di Racconti di vita di un’insegnante “per vocazione”. Già nella prefazione fra Mauro Jöhri, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e allora allievo della “maestrina” a Bivio racconta: «Eravamo come incantati, mai stanchi di ascoltare e sempre con il desiderio che il suo raccontare non finisse mai».

Racconti di vita si suddivide in tre parti che corrispondono a tre periodi della vita di Elda Giovanoli Simonett. Il volume si apre con “Infanzia e gioventù” trascorse in Toscana nel contesto del fascismo, procede con “Ritorno in Svizzera”, dalle scuole Magistrali di Coira all’insegnamento nel paesino dell’alta Val Sursette, e si chiude con “Storie e sogni”, sezione riservata a fatti storici e leggende ai quali l’autrice ha dedicato da sempre la sua attenzione.

Il libro però, contrariamente a quanto il titolo potrebbe suggerire, non è una «comune autobiografia», come spiega Massimo Lardi che l’ha recensito, ma «qualcosa di originale, scoppiettante, di ironico e di umoristico».

Il racconto biografico, ed è proprio questa l’originalità dell’opera, è scandito da aneddoti di paese e ritratti di personaggi. Già nella parte italiana, insieme ai professori ai quali l’autrice affida soprannomi emblematici come il “Rosso”, “Nasone” o “la signora in seta”, appaiono figure di strada quasi felliniane, dalla Teresina del circo al mendicante Napoleone. Alla galleria di «uriginäl e un po’ narr» si mescolano più celebri nomi, dal fondatore del cabaret parigino Rodolfo Salis al fotografo Andrea Garbald fino al pittore Varlin. Ma chissà che qualcuno non ricorderà anche Erminia con la sua cucina a Bondo, il monello Annibale, il Pedar Matt e quanti altri.

Elda Giovanoli Simonett si è raccontata a Coira lo scorso 23 maggio, su invito della Pgi con spunto al tema annuale 2012 dedicato alle donne nel Grigionitaliano. Con Racconti di vita di un’insegnante “per vocazione” torna a Bondo, per presentare la sua opera nel Palazzo Salis o più comunemente Palaz di Cunt, a pochi passi da quella Plaza d’zot già oggetto di quante sue dediche e che addirittura «quando il melo è in fiore (…) sembra un angolo di Giappone» (Almanacco dei Grigioni, 1959). L’autrice sarà introdotta da Rodolfo Maurizio, già collega di Elda a Bivio.

Ingresso libero. La Società culturale/Pgi Bregaglia invita a numerosa partecipazione. Dopo la presentazione è possibile acquistare il libro.

Romana Walther
operatrice culturale Pgi Bregaglia

Leggi la recensione di Massimo Lardi

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