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Più visibilità per il romancio

10 marzo 2021

È quanto chiede la Lia Rumantscha per la quarta lingua nazionale, che da 25 anni è lingua semiufficiale della Confederazione. Molti progressi sono stati fatti, ma è necessario un utilizzo più coerente.

Il 10 marzo 1996 l’elettorato svizzero riconobbe il romancio quale lingua semiufficiale della Confederazione. Nonostante i molti progressi fatti nell’ambito della promozione della quarta lingua nazionale, da allora è ancora spesso molto carente la sua applicazione in una comunicazione plurilingue da parte della Confederazione. La Lia Rumantscha chiede perciò un utilizzo più coerente del romancio nel contatto con la popolazione romancia.

Lo stato di lingua semiufficiale viene considerato dalla Lia Rumantscha, l’organizzazione mantello per la promozione della lingua e della cultura romancia, un fattore importante per la tutela del romancio. Dalla votazione sull’articolo sulle lingue del 1996, è stato fatto molto per la promozione del romancio, e la Lia Rumantscha lo riconosce e ringrazia per questo. La Confederazione traduce in romancio i documenti di particolare rilevanza come, p.es., le spiegazioni riguardanti le votazioni. Quando una cittadina o un cittadino si rivolge in romancio all’Amministrazione federale, riceve risposte in romancio.

Più visibilità
Per l’attuazione di una comunicazione plurilingue da parte della Confederazione, la Lia Rumantscha ritiene tuttavia che vi sia una specifica necessità d’intervento. In occasione del 25° anniversario del romancio quale lingua semiufficiale della Confederazione, chiede un suo più coerente utilizzo a livello federale: il Parlamento, l’Amministrazione federale come pure le aziende parastatali devono impiegare maggiormente il romancio nella loro comunicazione e nel contatto con la popolazione romancia.

In concreto la Lia Rumantscha chiede che il romancio venga impiegato correntemente in tutta la Svizzera per le scritte e le segnaletiche di tutti i tipi. Questo là dove vengono riportate le altre tre lingue ufficiali della Svizzera. Nell’area linguistica romancia, il romancio deve inoltre essere impiegato in modo prioritario per le informazioni alla popolazione, e questo su tutti i canali di comunicazione.

«Se il romancio non viene impiegato nel contesto nazionale, finirà sempre più nel dimenticatoio»: motiva così la richiesta Andreas Gabriel, Segretario generale ad interim della Lia Rumantscha. In aggiunta al coerente impiego del romancio, la Lia Rumantscha auspica che l’Amministrazione federale e le aziende parastatali impieghino una corretta terminologia correlata con le lingue nazionali, risp. lingue ufficiali. «La Svizzera è quadrilingue, risp. plurilingue, non trilingue», riassume così la richiesta Andreas Gabriel.

Per chiarire quanto semplice sarebbe aiutare la lingua romancia ad avere una maggiore presenza, la Lia Rumantscha pubblicizza in questi giorni sui network sociali un breve film d’animazione. Con una strizzatina d’occhio il clip indica, per esempio, una eclatante svista nell’impiego del romancio: «Scumandà da traversar ils binaris».

Stazione di Coira

Sostegno in Parlamento
Il Consigliere nazionale Martin Candinas, il Centro – PPD Grigioni, sostiene le richieste dell’organizzazione linguistica romancia: «La sopravvivenza di una lingua minore come il romancio è direttamente correlata alla possibilità che essa sia presente in tutta la Svizzera.» La Confederazione è tenuta a far sì che questa possibilità si realizzi, aggiunge Candinas. Martin Candinas presiede l’Intergruppo parlamentare «lingua e cultura rumantscha», che è stato costituito nel 2013 in collaborazione con la Lia Rumantscha e che attualmente conta più di 80 membri. Nel settembre 2020 il Parlamento ha promulgato il Messaggio sulla cultura della Confederazione per gli anni 2021-2024. Questo prevede, per la prima volta, la promozione del romancio anche al di fuori della sua area linguistica dei Grigioni, quindi in tutta la Svizzera.

La Confederazione sensibilizza
Esattamente nel giorno in cui 25 anni fa, era il 1996, si è tenuta la votazione, l’Amministrazione federale, specificamente la delegata federale al plurilinguismo, lancia, in collaborazione con la Lia Rumantscha, una campagna per sensibilizzare i collaboratori dell’Amministrazione federale sul tema della lingua e della cultura romancia (ulteriori informazioni www.plurilingua.admin.ch).

Una decisione importante per il romancio
Il 10 marzo 1996 la popolazione svizzera si espresse, con il 76% di sì, a favore di una revisione dell’articolo sulle lingue nella Costituzione federale. Questa decisione conferisce al romancio lo stato di una lingua semiufficiale della Confederazione. Nell’articolo 70 dell’attuale Costituzione federale si stabilisce che «il romancio è lingua ufficiale (della Confederazione) nei rapporti con le persone di lingua romancia». Le altre lingue ufficiali della Confederazione sono il tedesco, il francese e l’italiano. Dal 1938 il romancio è una delle quattro lingue nazionali. L’articolo 4 della Costituzione federale le definisce: «Le lingue nazionali sono il tedesco, il francese, l’italiano e il romancio».

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