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Plastica nello stomaco di un cervo

18 dicembre 2019

Nello stomaco di un cervo soppresso ad Arosa sono stati rivenuti sei chili di plastica. Si tratta, come indicato dall’Ufficio cantonale per la caccia e la pesca, di rifiuti domestici.

Il fenomeno è noto: alla prima nevicata i cervi si abbassano e si aggirano fra gli insediamenti del fondovalle, anche se l’inverno non li ha ancora messi alle strette. Il motivo è presto trovato: il foraggiamento. Che si tratti di amore per gli animali oppure di semplice negligenza, l’offerta di cibo può avere conseguenze letali per la selvaggina, come dimostra un triste caso verificatosi di recente ad Arosa.

Attirato da cumuli di compostaggio, casette per semi di uccelli e altre fonti di cibo, un cervo è stato avvistato mentre perlustrava i villaggi di montagna di Arosa e Langwies.

A inizio dicembre l’ungulato ha dovuto essere abbattuto dagli organi di vigilanza della caccia. Il suo comportamento è stato ritenuto un rischio per la sicurezza. Alla ricerca di cibo capita infatti che questi animali attraversino strade e linee ferroviarie.

Rifiuti plastici nello stomaco per anni

Dall’esame della carcassa dell’animale sono stati rinvenuti ben sei chili di rifiuti plastici: guanti di gomma, corde, retine che contenevano semi per uccelli e molto altro, indica l’Ufficio per la caccia e la pesca. Secondo quanto comunicato dalle autorità alcuni dei resti rinvenuti nello stomaco si trovavano già da anni nel corpo dell’animale. Il cervo era molto più magro rispetto a un esemplare della stessa età.

Il foraggiamento causa conflitti

L’Ufficio per la caccia e la pesca ne approfitta per rendere attenta la popolazione che la legge grigionese sulla caccia vieta il foraggiamento attivo e passivo. Ciononostante gli animali selvatici vengono ripetutamente attirati con fonti di cibo nelle vicinanze degli insediamenti.

Insieme al foraggio rinvenuto a terra capita che gli animali ingeriscano pezzi di plastica e altri rifiuti che non riescono più a espellere. Durante la ricerca di cibo anche le proprietà possono subire danni. Inoltre i cervi perdono sempre più il loro innato timore verso l’uomo e non fuggono in sua presenza.

Fonte: ats

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