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Villa e Bregaglia unite da un accordo

2 giugno 2017

//tratto da La Provincia di Sondrio\\
Una task force contro frane e incendi.
Le frane e le calamità naturali non conoscono confini.

In molti casi, inoltre, anche quando colpiscono un solo Paese dai vicini stranieri può arrivare un aiuto rapido e molto importante in termini di uomini, mezzi e competenze.

Date queste premesse, la risposta della Val Bregaglia italiana e svizzera è chiarissima: unire le forze per affrontare insieme i momenti critici. Con questo spirito, nei giorni scorsi le amministrazioni comunali di Villa di Chiavenna e di Bregaglia hanno condiviso un accordo transfrontaliero relativo a due settori. «Stiamo lavorando a un documenti di supporto reciproco in materia di protezione civile e pronto intervento antincendio – spiegano Massimiliano Tam, primo cittadino del Comune italiano di confine, e la collega svizzera Anna Giacometti -.

Queste e altre tematiche sono già oggetto di una convenzione stipulata fra i Comuni di frontiera. Per svilupparle nel dettaglio sono necessarie ulteriori intese che possono coinvolgere, eventualmente, anche altri enti». Ma come nasce quest’idea di intervenire per aiutare i vicini? «Poche settimane fa un incendio ha colpito la Bregaglia italiana partendo da Piuro, poi il vento ha determinato l’estensione delle fiamme sui monti di Villa di Chiavenna – ricorda Tam -. Il rogo ha interessato una zona situata vicino al confine di Stato e si è temuto di dover fare i conti con un ulteriore spostamento verso est».
A quel punto la macchina dei soccorsi è diventata internazionale e nella zona di Bregalone c’è stato un confronto fra il personale italiano e i pompieri bregagliotti guidati sul campo dal comandante Roland Valentin.

Il corpo pompieri del Comune di Bregaglia si rende attivo in caso di incendi, eventi di carattere naturale e sinistri che mettono in pericolo uomini, animali e beni materiali, o che minacciano l’ambiente. Il municipio del Comune di Bregaglia ne esercita la sovrintendenza. «Da un lato i contatti con i vigili del fuoco della Bregaglia svizzera sono stati finalizzati alla predisposizione degli interventi necessari per difendere dalle fiamme il territorio elvetico – sottolinea Tam – . Ma dall’altro c’è stata una vera e propria disponibilità a collaborare, con uomini e mezzi, per supportare il lavoro svolto dai nostri uomini. Di fronte a questa ipotesi di collaborazione, come istituzioni abbiamo deciso di renderla sempre più strutturata.

L’obiettivo è la definizione, sulla base di questi primi passi, di un sistema di regole da applicare in occasione di eventi critici, in sinergia con gli enti superiori come Comunità montana e Provincia». Il sindaco di Villa di Chiavenna rileva che c’è la massima disponibilità a intervenire oltreconfine. «La Bregaglia svizzera è un territorio di montagna, proprio come il nostro, e sulla base di questa caratteristica è interessato da fenomeni come alluvioni e frane. Basti ricordare l’evento della Val Bondasca di qualche anno fa. In caso di necessità, vogliamo essere pronti a intervenire con i nostri uomini e mezzi a supporto dei nostri vicini grigionesi».

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