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Il dialetto, un’eredità preziosa

10 novembre 2015 Nessun commento

Sala piena alla scuola di Stampa per la presentazione del Repertorio del dialetto bregagliotto. Un evento, domenica 8 novembre, fatto non solo di discorsi, ma anche di musica e teatro.

Tre anni fa, la Pro Grigioni Italiano era a Stampa Samarovan, per presentare la più recente grande opera di Luigi Giacometti, il Dizionario del dialetto bregagliotto, variante di Sopraporta. Due giorni fa l’evento si è ripetuto, ancora con la presenza dei vertici della Pgi, per il Repertorio del dialetto bregagliotto, a partire dai termini in italiano e in tedesco.

Da sinistra: Renata Giovanoli-Semadeni (Fondazione Giovanoli), Marco Ranzoni (curatore del volume), Paola Gianoli Tuena (presidente della Pgi), Rodolfo Maurizio (presidente della Fondazione Giovanoli) e Maurizio Zucchi (operatore culturale della Pgi in Bregaglia). (Foto di Bruno Bricalli)

Il lavoro è stato realizzato grazie all’iniziativa e all’impegno di Marco Ranzoni, ticinese che dal pensionamento vive fra Comano e Maloja, sostenuto con convinzione dalla Fondazione Gaudenzio e Palmira Giovanoli di Maloggia, e dalla Pgi, che ha inserito questo volume, come il precedente, nella sua collana “Ricerche”, edito da Casagrande, Bellinzona.

Nella palestra/teatro della scuola a Samarovan, non solo discorsi, ma anche musica, con l’ottetto maschile Voci di Bregaglia, e teatro, con un gruppo di bregagliotti che ha riproposto la seconda scena del primo atto della Stria, come l’avevano recitata nel 1979.

Per realizzare il Repertorio, Marco Ranzoni ha ripreso i termini presenti nel Dizionario, trascrivendoli su tre colonne di un foglio di calcolo elettronico. E poi è bastato scambiare le colonne e rifare l’ordine alfabetico per avere l’elenco nella lingua di partenza desiderata. Nella prima parte del Repertorio i termini di partenza sono quelli italiani, nella seconda parte del volume sono quelli in tedesco.

Ma non si trattava di semplice compilazione. Di conseguenza si è rivelato indispensabile il ricorso all’autore del Dizionario: così Luigi Giacometti è tornato al tavolo di lavoro, insieme a Marco Ranzoni, Renata Giovanoli-Semadeni e Rodolfo Maurizio. Successivamente ha dato il suo contributo nella correzione delle bozze anche Lucrezia Gianotti Bischoff.

E se la Pgi, nella persona della presidente Paola Gianoli Tuena, ha dichiarato di aver chiuso un cerchio editoriale sul lessico dialettale della Val Bregaglia, il presidente della Fondazione Giovanoli Rodolfo Maurizio ha sostenuto che il cerchio non è chiuso, perché altre cose possono essere ancora realizzate, per esempio dei fascicoli tematici. È lecito quindi ipotizzare che l’ottima collaborazione creatasi in questi anni fra Pgi e Fondazione continuerà a produrre ottimi frutti.

Pier Paolo Giacometti, figlio di Luigi, e Renata Giovanoli-Semadeni hanno letto alcuni testi tratti dalle pubblicazioni di Luigi Giacometti, il quale ha ringraziato la Pgi e il Comune di Bregaglia per il sostegno, ma soprattutto il presidente della Fondazione Giovanoli Rodolfo Maurizio. Nel suo discorso, fra l’altro, ha affermato: “Il dialetto è un regalo e un’eredità preziosa”.

Silvia Rutigliano

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