Vacanze in edifici storici
//comunicato stampa\\
Rinasce a Bondo la Ciäsa Picenoni, un edificio risalente al XIV secolo. Oggi può essere affittata tramite la Fondazione “Vacanze in edifici storici”.
La Val Bregaglia, che nel 2015 ha ricevuto il Premio Wakker dell’Heimatschutz Svizzera, racchiude molti gioielli architettonici. Uno di essi, la Ciäsa Picenoni Cief a Bondo, può essere affittata da subito come casa di vacanza per il tramite della Fondazione Vacanze in edifici storici. L’edificio può ospitare fino a otto persone.
L’Heimatschutz Svizzera onora col Premio Wakker 2015 una vallata periferica, che attinge dal patrimonio edilizio del passato le forze per avviare uno sviluppo imperniato sui valori derivanti dalla salvaguardia della propria identità. In tal modo, diventa possibile elaborare soluzioni originali per affrontare temi quali le residenze secondarie, lo spopolamento e l’abbandono dei nuclei dei villaggi.
La collaborazione con la Fondazione Vacanze in edifici storici era una delle ipotesi considerate dalla famiglia proprietaria della Ciäsa Picenoni Cief. La Fondazione opera in tutta la Svizzera, rilevando e rinnovando con discrezione edifici d’interesse architettonico in pericolo, resi poi disponibili al pubblico come residenze di vacanza. O, come nel caso della Ciäsa di Bondo, offre ai proprietari la possibilità di locare il bene per il suo tramite, contribuendo in tal modo al procacciamento dei fondi necessari alla conservazione del bene stesso.
Ciäsa Picenoni Cief
La Ciäsa Picenoni Cief sorge in una posizione strategica, sulla piazza del villaggio, tra la chiesa di San Martino, con pregevoli affreschi del Primo Rinascimento, e l’imponente Palazzo Salis. Le origini del manufatto affondano nel XIV secolo. Gli ampliamenti successivi, effettuati nei secoli XV e XVIII, gli hanno conferito l’aspetto attuale. L’edificio rispecchia la storia di un casato presente in Valle da poco meno di settecento anni e che ne ha spesso retto le sorti. I Picenoni sono stati mercenari, podestà, poeti, insegnanti e, al pari di molte famiglie grigionesi, pasticcieri. Tutti questi destini hanno segnato la Ciäsa Picenoni Cief fino ai nostri giorni.
La Ciäsa Picenoni Cief è il ventiduesimo edifico locabile per il tramite della Fondazione Vacanze in edifici storici, è disponibile da subito e può ospitare fino a otto persone.
Bravo Gian Andrea !
Anche io sono della tua idea. Poi la casa CIEF a Bondo è la cäsa numero 84, dal 1677 di Tomaso Cief-Picenoni, non la casa 42 del Signor Avvocato PICENONI di ZURIGO !
Claudio Pasini
Trovo bella l’idea di affittare le case abbandonate, almeno per scopo di vacanza e mi auguro veramente che venga fatto uso di questa opportunità. Meglio ancora sarebbe ovviamente se fosse abitata tutto l’anno da una famiglia residente.
Una cosa che mi disturba molto nell’articolo è il nome della casa, che si ripete per almeno sette volte. A Bondo e nell’intera bassa Valle Bregaglia non esiste il nome Ciäsa. A Castasegna si dice Cà mentre quelli di Bondo e di Soglio abitano nella loro Cäsa.
Poi c’è un’altra indicazione poco corretta. “La Ciäsa Picenoni Cief sorge (…) tra la chiesa (…) e l’imponente Palazzo Salis”. Ebbene il Palazzo Salis di Bondo è un’altra cosa e si situa al margine nord-ovest del vecchio nucleo. Quello che i Bundarin chiamano “al Palaz” in centro villaggio, abitato da decenni dalla famiglia Salis con l’osteria e il negozio, non è per niente un Palazzo Salis. Qualcuno mi corregga se sbaglio.
Grazie per l’attenzione
Gian Andrea Scartazzini