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Votazione cantonale del 30 novembre 2014

14 novembre 2014 Nessun commento

//riceviamo e pubblichiamo\\
Una riforma territoriale al passo con i tempi. La presa di posizione del Granconsigliere bregagliotto Maurizio Michael.

Le strutture organizzative e decisionali del nostro Cantone si trovano in una fase di grande cambiamento. Questo avviene perché sono cambiate le esigenze del livello amministrativo, ma anche le necessità e le richieste dei cittadini. In questo processo di cambiamento della società è perciò necessario adeguare e, dove possibile, semplificare le strutture organizzative e politiche.

Con la riforma dei Comuni e la riforma territoriale il Cantone intende trovare il giusto equilibrio fra i vari livelli amministrativi, definirne in modo trasparente le competenze e le responsabilità, nonché predisporre degli organi che siano in grado di svolgere con efficienza e competenza i compiti loro assegnati.

La riforma territoriale si inserisce perciò in un disegno più ampio di cui fa parte la riforma dei Comuni, ma di cui, per esempio, fa pure parte in modo indiretto la riforma della perequazione finanziaria recentemente approvata dal popolo grigione.

Se da un lato, con la riforma dei Comuni il Cantone mira a un rafforzamento dei Comuni, e quindi anche a un potenziamento della loro autonomia e del loro raggio d’azione, dall’altro lato risulta evidente che bisogna ripensare il ruolo e la funzione delle nuove Regioni. Questo vale sia per i compiti loro assegnati, ma anche per la loro organizzazione e composizione.

Seguendo questo principio le nuove Regioni, che sostituiranno tre attuali livelli intermedi (i Circoli, i Distretti e le Organizzazioni regionali), saranno composte da rappresentanti dei Comuni e si occuperanno soprattutto di quei compiti di importanza intercomunale che necessitano di una gestione coordinata. Per l’esecuzione pratica dei compiti esse saranno dotate di una struttura operativa possibilmente snella ed efficiente.

Contrariamente a quanto affermato dai promotori del referendum si può perciò affermare che:

  • la struttura organizzativa rispetta i principi democratici di rappresentanza
  • la riforma territoriale rafforza i Comuni e l’autonomia comunale nel suo insieme (attraverso la riforma territoriale nessun compito e nessuna competenza passa dal livello comunale/regionale a quello cantonale)
  • la riforma territoriale è coerente e tiene conto del processo di cambiamento in atto
  • la riforma territoriale semplifica e mette ordine fra i vari livelli amministrativi

Con l’approvazione della legge sulla riforma territoriale confermiamo la chiara decisione espressa dal Gran Consiglio nella sessione di aprile 2014 e completiamo in modo coerente e sensato un percorso avviato diversi anni fa basato su una strategia chiara e condivisa da tutte le parti politiche.

Maurizio Michael, Granconsigliere, Bregaglia

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