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57 a 2, sugli annunci di lavoro l’Engadina batte la Valchiavenna

17 settembre 2013 Nessun commento

Situazione preoccupante per il lavoro in Italia. Ne parliamo con Arno Russi di Unia.

Il lavoro c’è, ma solo da Castasegna in su. Mentre al centro per l’impiego di Chiavenna ci sono solo due offerte locali, sono più di cinquantasette gli annunci pubblicati dal collocamento di Samaden, a conferma di un trend tutto sommato positivo per l’economia dell’Engadina e della valli che confinano con la provincia di Sondrio.

“Scappo in Svizzera”
“Affari vostri, domani scappo in Svizzera”, si leggeva negli anni Novanta su un libretto che raccoglieva le frasi scritte sulle schede elettorali nel Belpaese. Oggi si potrebbe ancora – e forse più di allora – fuggire dall’Italia delle risse politiche, ma il vero problema è la disoccupazione. Lo dicono le ultime analisi dei sindacati, secondo cui un giovane su tre in Valtellina non ha un lavoro stabile e la metà dei laureati non torna a casa dopo gli studi. Gli annunci dei centri per l’impiego, nei mandamenti italiani di confine, si contano sulle dita d’una mano. Nei Grigioni, tre volte al mese il collocamento di Samaden pubblica un lungo elenco di posti vacanti. “Le offerte in questo periodo sono circa una cinquantina e gli elenchi vengono rinnovati ogni dieci giorni – spiega Arno Russi, responsabile del sindacato Unia di St. Moritz -. La maggior parte degli annunci, in questo momento, riguarda il settore turistico in vista della stagione invernale. Alcuni sono relativi all’edilizia, ma c’è da dire che non è la fase dell’anno delle assunzioni, visto che ci si avvicina all’inverno”.

Turismo e cantieri
Mentre in Italia in molte località di villeggiatura è stata un’estate difficile, soprattutto a causa del calo della domanda interna, nei Grigioni e in particolare in Engadina non si osservano particolari problemi. Per quanto riguarda l’edilizia, c’è un boom di gru. Basta passare la dogana in direzione del Maloja e la parola crisi scompare da ogni discorso. “Ogni giorno ascoltiamo i racconti dei dipendenti degli alberghi e dei ristoranti: ci dicono che c’è troppo lavoro e che bisogna rinunciare ai riposi – aggiunge il sindacalista originario di Poschiavo -. Questa situazione, è stata determinata anche da previsioni non ottimistiche, che hanno determinato una certa prudenza e quindi un numero di assunzioni limitato rispetto al passato. Come confermano le statistiche, invece, le stazioni turistiche del nostro Cantone hanno fatto segnare risultati interessanti. A Silvaplana, ad esempio, si osserva una crescita del 13% nei pernottamenti rispetto al 2012. In tutta l’Engadina Alta c’è stato un aumento e per i prossimi mesi le prospettive sono incoraggianti”. I posti di lavoro ci sono, insomma, ma vanno conquistati con competenze specifiche e soprattutto con la conoscenza della lingua tedesca. “La formazione è sempre più importante – aggiunge Russi -. I titoli italiani vengono riconosciuti in Svizzera, sia in edilizia, sia nel ramo alberghiero. Ma non basta il diploma. La filiera turistica engadinese richiede una notevole qualità a ogni livello e la capacità di esprimersi in tedesco è fondamentale. Come sindacato proponiamo dei corsi e stiamo lanciando un progetto pilota per il personale degli alberghi, a cominciare dalle lavoratrici impiegate ai piani. C’è anche un vantaggio salariale. Con la conoscenza delle lingue, aumentano le paghe”. Al di là dei confini Russi punta su sinergie sempre più intense fra le associazioni di categoria e le istituzioni italiane e svizzere. “Siamo interessati allo sviluppo di ulteriori rapporti di collaborazione, sia per l’assistenza dei lavoratori frontalieri, sia per le dinamiche che coinvolgono i due territori”.

A scuola di tedesco
E visto che per raccogliere l’attenzione dei datori di lavoro elvetici è sempre più centrale la conoscenza della lingua tedesca, a Chiavenna la scuola va incontro a questa esigenza. Fra poche settimane le aule della sede centrale dell’Istituto comprensivo “Garibaldi” verranno aperte anche di sera. Nel rispetto di una tradizione sempre più consolidata, la sede di via Ugo Cerletti ospiterà i corsi serali di lingue straniere. Già da alcuni anni l’istituto organizza corsi pomeridiani e serali di conversazione in lingua inglese e tedesca aperti a ex studenti, allievi di altre scuole o adulti.  Se fino a qualche anno fa le richieste riguardavano soprattutto l’inglese, ora si assiste a una tendenza diversa. «Dall’inizio della crisi economica, moltissimi lavoratori frontalieri partecipano ai corsi per migliorare la propria conoscenza del tedesco – spiegano i promotori dell’iniziativa -. Si tratta soprattutto di persone di trenta-quarant’anni. Fra i partecipanti ci sono anche dirigenti di aziende decisi a raggiungere un livello di conoscenza elevato». Il prossimo corso partirà verso la metà di ottobre e dalla fine di settembre ci sarà la possibilità di iscriversi. Sono previsti due cicli di lezioni: uno in autunno, l’altro in inverno.

da www.laprovinciadisondrio.it
a cura di www.studio3163.com

Ascolta anche la trasmissione Voci del Grigioni italiano (ad inizio trasmissione).

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