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A scuola oltre confine. Villa di Chiavenna cerca soluzioni

1 febbraio 2013

Il 10 gennaio l’assemblea pubblica del Comune di Bregaglia ha bocciato il progetto di collaborazione scolastica transfrontaliera con Villa di Chiavenna. Per ripresentare il progetto bisognerà aspettare almeno un anno.

Intanto è polemica a Villa. La minoranza ha accusato il Comune di avere agito male e in fretta. La giunta, supportata dal Comune di Bregaglia, ha replicato di avere fatto tutto il possibile per sostenere il progetto. Gli insegnanti e i genitori degli alunni promuovono la pluriclasse alla scuola media di Villa. E adesso il Comune è intenzionato a chiedere la conferma di questa modalità organizzativa per il prossimo anno.

L’incontro
Il sindaco Massimiliano Tam ha incontrato Maria Antonia Triaca – dirigente scolastico dell’istituto comprensivo «Bertacchi» di Chiavenna – e i genitori degli alunni che frequentano la classe quinta della scuola primaria e le prime due classi della secondaria di Villa di Chiavenna.  Nell’anno scolastico 2013-14 saranno ventitré gli studenti della secondaria di primo grado di Villa. Cinque frequenteranno la prima, gli altri si suddivideranno fra seconda e terza.  «L’incontro è stato convocato per raccogliere i pareri dei diretti interessati sulla pluriclasse, formula introdotta all’inizio dello scorso anno scolastico per la prima e la seconda» sottolinea il primo cittadino del Comune di Villa di Chiavenna. «Secondo le risposte che abbiamo ricevuto da insegnanti e genitori questa soluzione non presenta criticità e l’ipotesi di confermare questo percorso nei prossimi anni trova d’accordo tutti gli interlocutori. Siamo soddisfatti di questo bilancio, anche perché l’amministrazione comunale ha voluto sostenere l’attività didattica con specifici contributi, ad esempio per potenziare le attività di studio della lingua tedesca. Un insegnamento che, come sappiamo, è propedeutico anche all’eventuale frequentazione del biennio nella scuola secondaria della Bregaglia svizzera, secondo quanto previsto dal progetto della scuola transfrontaliera».

La richiesta
Il Comune presenterà all’Ufficio scolastico regionale una richiesta finalizzata alla prosecuzione del progetto della pluriclasse. L’obiettivo è chiaro: si vuole evitare la chiusura della scuola nonostante l’iscrizione di un numero limitato di alunni.
«Secondo le previsioni, formulate sulla base del numero di alunni che frequentano le classi della primaria, dal 2015 arriveremo a 35 alunni nella secondaria di primo grado. Sarebbe assurdo non mantenere questo plesso. Non stiamo parlando di un lento e inesorabile declino. Siamo di fronte a un calo di una manciata di unità e si rimarrà sotto ai trenta alunni solo per un paio di anni».

di Stefano Barbusca
Leggi: www.laprovinciadisondrio.it

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