Sessione di febbraio

L’italianità deve darsi una mossa, ma il Governo e l’Amministrazione devono dare un mano a farlo. In seguito all’atto parlamentare di Cristiano Pedrini, nella sessione di febbraio del Gran Consiglio si è parlato della presenza dell’italianità nell’Amministrazione cantonale.

Va detto subito che si tratta di una presenza inferiore a quanto questa comunità linguistica sia presente sul territorio cantonale e lo “spread” – termine molto in voga attualmente in campo economico, che in italiano si traduce con differenziale – è di circa il 2%. Intervenendo in aula, molti deputati grigionitaliani hanno evidenziato la necessità di fare qualcosa. A loro ha risposto Barbara Janom Steiner e, in sostanza, la presidente del Governo ha affermato che l’italianità deve darsi una mossa, ad esempio presentare  delle candidature quando ci sono dei posti da occupare. In tal senso, rispondendo e chiudendo la discussione, il deputato di Roveredo non ha mancato di fare autocritica a nome dell’italofonia, ma ha però anche aggiunto che tanto il Governo quanto l’Amministrazione devono fare la loro parte e dare una mano.

Le finanze pubbliche

Oltre al programma di Governo, ad inizio sessione è stato analizzato anche il piano finanziario del Cantone per il quadriennio sopramenzionato. Il Gran Consiglio ha deciso che non si potranno preventivare deficit superiori a 50 milioni di franchi annui, a meno che non ci siano delle misure di promovimento anti-crisi, nel qual caso si potrà arrivare a 80 milioni di disavanzo preventivato.

Per quanto riguarda gli investimenti, è stato deciso che quelli netti non potranno essere superiori a 200 milioni di franchi all’anno, esclusi però dagli stessi il rifacimento della galleria ferroviaria dell’Albula e la realizzazione del Centro amministrativo “Sinergia” a Coira se naturalmente verrà approvata dal popolo il prossimo 11 marzo.

A margine di questi dibattiti, la trasmissione Grigioni sera della RSI ha anticipato la chiusura dei conti 2011 che faranno registrare un avanzo d’esercizio tra 80 e 100 milioni di franchi, invece del deficit di 20 milioni previsto.

Il futuro dei Patriziati

In ambito di riforma territoriale, il Gran Consiglio ha deciso che nulla cambierà per i Patriziati, che continueranno a doversi fondere    quando i rispettivi Comuni politici decideranno di aggregarsi. Al riguardo va ricordato che tanto il Governo quanto la Commissione proponevano di abbandonare l’obbligatorietà per togliere eventuali impedimenti alle fusioni comunali.

L’attività parlamentare

Tra i moltissimi temi – ben 17 erano gli atti parlamentari all’ordine del giorno – segnaliamo quello sul miglioramento dell’efficienza del lavoro parlamentare, sollevato dalla giovane deputata Vera Stiffler di Coira.
Malgrado il parere contrario della presidenza, il Gran Consiglio ha deciso di creare una Commissione che possa analizzare come migliorare l’efficacia dell’attività parlamentare.

Alcune idee su cui riflettere sono già state avanzate: miglior rispetto degli orari di lavoro (8.15-12 e 14-18), evitare i saluti e gli interventi ridondanti, utilizzare maggiormente l’informatica ad esempio per distribuire i documenti per evitare inutili spese postali.

Insomma, forse non si potrà fare molto, ma almeno la sessantina di deputati che hanno accettato la proposta (una trentina i contrari) si sono espressi nel senso che quanto meno può valere la pena dare un’occhiata alle possibilità di miglioramento del proprio lavoro.

L’appuntamento a marzo

Prima della sessione ordinaria di aprile, il Gran Consiglio si riunirà già a marzo (dal 19 al 22) in una sessione speciale straordinaria per continuare l’esame dell’importante legge scolastica cantonale.

Su gentile concessione de “La Voce Delle Valli” – Marco Tognola