Lunga notte delle Chiese

Venerdì 2 giugno a partire dalle 17, con il suono delle campane, fino alle 23,30 è andata in scena, nonostante il clima avverso, la manifestazione Lunga notte delle Chiese, organizzata dalle Chiese della Bregaglia.

Presenti all’evento le pastore Simona Rauch e Andrea Witzsch e il prete Don Giuseppe Pozzi.
Tantissime le iniziative per questa giornata in compagnia. Dopo un primo saluto da parte della presidente della Chiesa Riformata di Bregaglia, Nadia Crüzer, il pomeriggio, dedicato ai bambini e ragazzi, è iniziato con una corsa, una competizione amichevole, che ha visto gareggiare gli scolari della scuola primaria e gli studenti della scuola secondaria. Scopo della competizione raccogliere fondi – raccolti ben 1’500 CHF – per l’organizzazione Medici Senza Frontiere.
Oltre alla corsa in Ca d’Martin c’era una bella postazione di gioco per tutti i bambini. Mentre nel Pretorio era possibile assistere allo spettacolo di clownerie del clown Pablo. Lo spettacolo ha divertito senz’altro i più piccoli, ma anche gli adulti hanno trovato un momento di svago.

Ovviamente c’era la possibilità di cenare in compagnia allietati dalla musica del Trio Barnöv, composto da Lucia Smith, Bruno Ritter e Andrea Crüzer.

La serata si è aperta spiando le prove del Coro Bregaglia nella chiesa della S. Trinità, che dopo essersi scaldato un po’ ha invitato gli astanti a munirsi di innario e a cantare insieme, fino a che poi alcuni membri del coro, maestra compresa, sono scesi tra gli scranni per invitare il pubblico ad unirsi e formare un unico grande coro. Quasi tutti hanno accettato l’invito.

Ma la serata era davvero ricca. In una sala adiacente la chiesa era possibile vedere dei brevi sketch in cui il mimo Carlos Martinez rappresentava con il solo uso del suo viso e delle sue mani scene di vita quotidiana, alternando momenti comici e giocosi ad altri più seri e commoventi. Dal quotidiano si passava alla meditazione, alla riflessione guidata da Don Giuseppe Pozzi e inframmezzata dalla giovanissima e brava pianista, Carlotta Prevosti. Don Giuseppe invitava a non prendere alla lettera le sue parole, ma a ripensarle con la propria sensibilità.

In conclusione c’era una grigliata per gli studenti delle scuole secondarie e un saluto armonizzato dai Canti di Taizé.
Con questa manifestazione è diventato chiaro che per partecipare alle comunità religiose si può farlo in tanti modi diversi. Si può correre per raccogliere fondi; si può cantare insieme; si può assistere ad uno spettacolo e anche mangiare una servola in compagnia.

Paolo Pollio