Continua la collaborazione tra Casa della letteratura per la Svizzera italiana e Pgi Bregaglia

//comunicato stampa\\
Sabato 10 giugno alle ore 17.00 presso il Museo Ciäsa Granda a Stampa. Incontro letterario tra Casa della letteratura per la Svizzera Italiana e Pgi Bregaglia.


Quest’anno i due enti hanno deciso non solo di portare una voce della Svizzera italiana, ma addirittura due voci, diverse per stile e formazione, ma sicuramente complementari per la storia che raccontano.
Con la moderazione del giornalista di Rete Due Massimo Zenari, l’incontro vedrà protagonisti lo scrittore Mario Casella, autore del suo ultimo libro Senza Scarpe (2022, Gabriele Capelli Editore) e Sara Catella con la sua opera prima intitolata Le malorose. Confidenze di una levatrice (2022, Casagrande Editore).

L’idea di mettere in dialogo queste due voci nasce da un elemento di sintonia e da un elemento di contrasto tra i due testi. L’elemento comune è la zona geografica e il periodo storico in cui sono ambientati i due libri: entrambi vedono la loro storia svolgersi in Val di Blenio, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, con l’emergere in particolare di una figura storica suggestiva del panorama artistico ticinese, il fotografo Roberto Donetta (1865-1932).

Questa figura però tende ad assumere un ruolo diverso nell’economia dei due racconti: se nel libro di Mario Casella la vita di Roberto Donetta e il racconto di suo figlio Saulle costituiscono il cuore del racconto, nel libro di Sara Catella il ruolo di protagonista viene lasciato alla levatrice Caterina Capra, operando così uno spostamento sul piano della rappresentazione sociale ed economica non indifferente, dando a Roberto Donetta un ruolo più secondario, ma distinto. Per tale ragione anche lo stile con cui sono scritti i due libri è diverso; se nel primo c’è un intreccio e un montaggio interessante tra storia e racconto, ne Le Malorose la voce è sempre e solo quella della levatrice Caterina Capra che in un dialogo con il prete moribondo Don Antonio – che di fatto si risolve in un monologo – racconta una storia simile ma con coordinate e punti di vista diversi e complementari alla rappresentazione sociale e storica presente nel libro di Mario Casella.

Queste differenze e similitudini tra i due testi saranno al centro del nostro incontro letterario moderato da Massimo Zenari, in cui si proverà a capire come la vita di un uomo singolare come è stato Roberto Donetta e il suo vasto archivio possano dar luce a due testi così vicini e allo stesso così differenti per rappresentazione, stile e lingua.