Primo anno a Promontogno

Presentazione del servizio sociale regionale Engadina Alta/Bregaglia. Una collaborazione con le Scuole di Bregaglia.

Alla presentazione del servizio sociale regionale ci sono tantissime giovani donne. Insegnanti, madri, impiegate nella cultura o rappresentanti del municipio.

Sono venute alla palestra di Stampa ad incontrare Franco Albertini, responsabile dell’arco sud dei Grigioni, e Niccolò Nussio, da un anno presente all’interno del municipio l’ultimo venerdì del mese.

Nel corso della serata, voluta dalle Scuole di Bregaglia, vengono illustrati i servizi offerti alla popolazione. Chiunque, tra i 15 e i 65 anni abbia bisogno di una consulenza psicosociale trova un ambiente protetto, vincolato da un patto di riservatezza, in cui cercare una via d’uscita. Ad attenderlo gli assistenti sociali che, valutato il caso, indirizzeranno il richiedente verso dei professionisti o lo accompagneranno in un percorso di ritrovata autonomia.

Il servizio sociale fornisce aiuto nella compilazione di moduli, o richieste di servizi ad enti terzi; assiste persone in difficoltà economiche, lavorative o abitative, senza però sostituirsi a queste: non è in pratica pensabile di delegare a questo servizio la soluzione ai propri problemi. Tuttavia una serie di suggerimenti possono derivarne: in caso di indebitamento si può imparare una corretta gestione finanziaria, si può chiedere aiuto in presenza di dipendenze. Altrimenti una rete di istituzioni può occuparsi delle proprie fragilità.

Altra novità di quest’anno è l’assunzione di Natalia Giacometti in qualità di interprete per chi ha trovato rifugio in Bregaglia e in Engadina, in fuga dall’Ucraina. Il servizio sociale, vista l’ eccezionalità della situazione, si è fatta carico di incombenze solitamente di pertinenza dell’ufficio federale della migrazione.

Insomma: in un anno dominato da ponti demoliti e ponti ricostruiti, questo è un ponte che se attraversato nel momento giusto potrebbe fare imboccare la strada per il lavoro più consono, per una sana indipendenza, per la gestione di conflitti. O forse no, ma di certo le problematiche non riguardano più, come un tempo, unicamente chi è in ristrettezze economiche e ben vengano tutte le forze in campo per non restare soli.

Donatella Rivoir