Gita gastronomica

18° Festival della Castagna. Gita gastronomica fra Svizzera e Italia.

Lungo una valle che condivide il paesaggio, le cime alte dei monti, il viavai a fondo valle di persone che ogni giorno si incontrano e si scontrano, sedici sconosciuti si sono incamminati nella mattinata del 13 ottobre. Marcello Negrini, affabile e preparato, li guida dagli 800 metri circa di Plazza fino a Villa di Chiavenna. Lì, affiancato da Martina Tonola, la marcia procede fino ad una sosta finale ristoratrice e cordiale in un crotto in località Motta, sopra Villa di Chiavenna.

Prima di mettersi in marcia, un po’ di teoria e di storia dei 6 tipi di castagna reperibili in Bregaglia e del loro ciclo vitale, mirabilmente illustrati.

Così, una volta in cammino si cercano le parti morte degli alberi dove uccelli migratori trovano di che cibarsi, le galle causate dall’imenottero invasore, i canali da monitorare, perché non ci si annidi il fungo blu, e i muretti a secco restaurati con spazi lungo i castagneti dedicati alla nidificazione di upupe e balie dal collare. Dopo una pausa a Brentan e un ricco caffè offerto dal Hotel Garnì Post, si prosegue: stessa Valle versante italiano.

Lungo il tragitto e durante le soste si scoprono i legami che hanno condotto i partecipanti all’appuntamento: chi continua a tornare nella casa della nonna, ma il bregagliotto non l’ha mai imparato, chi ha parte della famiglia in Valle, ma ora vive altrove, la guida stessa che si occupa di Villa ha origini svizzere e contatti quotidiani pur vivendo in Italia. Muovendosi lungo Villa di Chiavenna poi, le parlate mutano, ma basta un saluto a svelare i destini incrociati di due comunità che l’economia spinge di qua e di là dalla frontiera.

Villa di Chiavenna è bellissima e se ci si prende un po’ di tempo per gironzolare a piedi si gusta il territorio, la sua storia e i suoi colori a pochi passi dalla strada che si percorre in fretta e furia chissà quante volte.

Donatella Rivoir