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A San Gaudenzio proseguono i lavori 

16 ottobre 2020

//tratto da Il Grigione Italiano\\
Rosita Fasciati-Vincenti ha descritto gli interventi svolti e quelli in programma.

«Speriamo di riuscire a completare la ristrutturazione entro la fine del 2021». Sabato 10 ottobre Rosita Fasciati-Vincenti, presidente della Fondazione San Gaudenzio, ha fatto il punto sulla situazione dei lavori della chiesa situata su un pendio sopra Casaccia, un edificio dall’elevato valore storico e culturale.

Di fronte ad alcune decine di persone provenienti dalla Bregaglia e da altri territori, ha descritto gli interventi svolti e quelli in programma. «Sono stati ristrutturati due terzi della chiesa, in particolare la navata - ha sottolineato Rosita Fasciati-Vincenti -. Dobbiamo completare la riqualificazione del coro e rifare la pavimentazione. Vorremmo togliere il materiale presente, in modo da livellarla e ripristinare la situazione del passato. Sarà necessario tenere conto delle indicazioni del Servizio archeologico per potere effettuare queste operazioni».

La seconda parte degli interventi è costa 560mila franchi. «Abbiamo coperto quasi tutto l’importo grazie al contributo di singole persone, sponsor e fondazioni. Ora abbiamo intenzione di proseguire, anche grazie al loro supporto. Abbiamo potuto contare anche sul sostegno di tanti Gaudenzio e Gaudenz residenti in varie zone della Svizzera, che abbiamo contattato e ci hanno dimostrato il proprio attaccamento a questa chiesa».
San Gaudenzio in futuro potrebbe diventare la sede di iniziative culturali. «Ad esempio in occasione della Biennale Bregaglia 2022 questi spazi saranno a disposizione per accogliere delle installazioni artistiche, oppure per eventi come concerti e feste, tenendo presente che non c’è il tetto e le condizioni meteorologiche sono una variabile centrale. Noi siamo aperti a diverse proposte».

Nel corso dell’iniziativa sono intervenuti anche Albina Cereghetti del Servizio monumenti e Manuel Janosa del Servizio archeologico dei Grigioni, oltre a Rodolfo Fasciati, l’architetto che ha curato la ristrutturazione sin dall’inizio degli interventi.

Il pubblico ha applaudito il batterista, percussionista e artista Julian Sartorius, che ha suonato in vari ambienti dell’edificio. Albina Cereghetti si è soffermata sull’importanza di questi interventi. «Queste rovine, con l’ospizio adiacente, rappresentano l’unico esempio di chiesa gotica della Val Bregaglia e si tratta di un monumento di importanza cantonale e nazionale - ha spiegato -. Con quest’attenzione si vuole valorizzare il patrimonio storico-culturale della valle. Le attività proseguiranno quest’anno e nel 2021. Dopo una prima fase con il restauro della navata e la posa di un tettuccio protettivo, si è proseguito con una parte del coro. L’intervento verrà ultimato l’anno prossimo. Poi si effettueranno delle ricerche stratigrafiche sul pavimento per vedere se si riescono a trovare delle costruzioni antecedenti all’edificazione della chiesa attuale».

Patrik Giovanoli

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