Giovanni Rominger, mago del legno
Prosegue la pubblicazione settimanale di interviste ad alcuni artigiani amatoriali della nostra valle. A cura di Paolo Pollio.
Giovanni Rominger è un falegname in pensione, un signore di poche parole ma efficaci. Lui è capace di vedere in una semplice radice una madonna e con la sua capacità manuale mostrarla anche alle persone che lo circondano.
Quali oggetti fai?
Con il legno ci sono poche cose che non riesco a fare. Faccio orecchini, bracciali, anelli, piatti, scodelle, mulino del pepe, cuscini con trucioli di gembro e alcune sculture. Però non mi piace cambiare la vista della scultura. Non mi piace modificare la natura, cerco di tirare fuori quello che vedo…
Perché hai scelto questo materiale e come hai cominciato?
Io sono un falegname. Ho sempre lavorato il legno. Ma sono circa dieci anni che mi dedico a tempo pieno a questa attività artistica… in falegnameria ci sono sempre tanti ritagli, e ho sempre cercato di riutilizzarli.
Partecipi ai mercatini?
Partecipo al mercatino qui a Sils e insieme al mio amico, Adamo Spataro, ho partecipato al mercatino di Natale a Vicosoprano, ma non sono stato contento del risultato.
Cosa ti piace di più di questo hobby?
La cosa che mi piace di più è stare fuori, nella natura.
Hai un consiglio per coloro che volessero iniziare un hobby come il tuo?
Seguire il proprio istinto e stare sempre con gli occhi spalancati.
Paolo Pollio
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