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Nümmär Séesc: la presentazione

14 dicembre 2016 Nessun commento

Sabato 12 novembre, presso l’oratorio Donpe, il Gruppo di Ricerca Antacüch di Villa di Chiavenna ha presentato il volume Nümmär Séesc. Si tratta del libro che contiene una serie di studi sul passato del paese di Villa di Chiavenna.

Dalla prefazione del libro è possibile cogliere qualche informazione sui contenuti:

“Collochiamo necessariamente in apertura lo studio di Giuseppe Succetti (con la collaborazione di Fabrizio Ghiggi), sul santuario della Madonna della Salute di Chete. Un lavoro che proponiamo proprio quest’anno, in cui cade il 300° anniversario della costruzione della chiesa. Anniversario che coinciderà anche con alcuni urgenti lavori di consolidamento dell’edificio approvati dalla parrocchia, con la speranza che la generosità di molti permetta presto un intervento completo di restauro di questo monumento della fede tanto caro ai villesi e non solo. In particolare Succetti analizza i libri dei conti della chiesetta dal 1716 al 1847, ricostruendo l’esatta cronologia e gli autori degli interventi e delle aggiunte successive, che nel tempo arricchirono e diedero lustro al santuario dedicato alla Vergine.

Il secondo testo è del dott. Federico Zuliani, (dottorando presso il Warburg Institute dell’Università di Londra e borsista presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli), uno dei massimi studiosi italiani della Riforma. Zuliani analizza un raro documento, il Breve ragguaglio dello stato delle chiese evangeliche nel contado di Chiavenna di Gaudenzio Fasciati, conservato presso l’Archivio di Stato dei Grigioni di Coira. Preziose appaiono le informazioni sulle comunità riformate di Prata, Mese e Villa.

Il Nümmär Séesc ripropone poi uno studio apparso sull’ultimo numero di Clavenna, il volume annuale del CSSV, sul ruolo svolto dai parroci di Villa nella gestione dei cattolici nati e morti nella Bregaglia svizzera e in Engadina, in un arco temporale che va dal Seicento alla fine dell’Ottocento; una ricerca avviata a suo tempo da don Giuseppe Pozzi.

Stefano Galli ci porta poi alla riscoperta di una cava di pietra ollare che nessuno a Villa conosceva. Si trova sui pendii tra i Valascèen e il Pièn dé l’arz e il suo valore storico è tutto da scoprire. Ancora di Stefano è lo studio delle “grida” del comune di Villa degli anni 1674-1675; è un’analisi dei regolamenti che dettavano la vita e i lavori della nostra gente e che ci riporta alla nostra prima pubblicazione, il Nümmär Ün, che avevamo integralmente dedicato con entusiasmo alle grida nel periodo compreso tra il 1783 e il 1806.

Bruno De Agostini ancora una volta getta un ponte tra il suo paese, Gordona, e il nostro, dove lui stesso è di casa. L’occasione è fornita dalla storia di Giovan Parisio Garzelli, che nella seconda metà del Settecento, prima di intraprendere la carriera religiosa è – giovanissimo – notaio a Villa.
Germano Caccamo poi la seconda parte di quelle cronache parrocchiali stese con tanta diligenza da don Remo Mazoletti, ex-parroco di Villa. Riscopriamo qui il quinquennio 1933-1937, ricco di riferimenti alle vicende storiche dell’epoca e non privo di spunti polemici.
In chiusura di volume il pregevole studio di Cristian Copes, che partendo da un atto notarile relativo alla gara d’appalto, ricostruisce la storia della costruzione del municipio di Villa negli anni Sessanta dell’Ottocento.

Quasi tutti gli autori erano presenti alla serata e hanno brevemente illustrato al pubblico alcune curiosità tratte dagli articoli. Ospite gradito del Gruppo di Ricerca Antacüch è stato Massimo Lisignoli, che da alcuni anni, per passione, esplora le cave di pietra ollare della valle. Ricollegandosi al testo di Stefano Galli sul Sasc dé la trónnä, Lisignoli ha mostrato alcune immagini delle proprie ricerche; particolarmente suggestive quelle che mostravano gli interni profondi e davvero angusti di alcune “trone”.

Al termine della serata, dopo aver ringraziato tutte le persone, gli enti e le associazioni che hanno dato una mano nella pubblicazione del libro, come da tradizione il gruppo ha offerto ai presenti un piccolo rinfresco e in molti si sono fermati a chiacchierare e discutere sugli argomenti illustrati nel libro. Ed è proprio questo momento di incontro e confronto che rende tanto preziosa la serata di presentazione.
Chiunque fosse interessato al volume lo può trovare nei negozi di Villa e soprattutto presso la biblioteca comunale “Stefano Ghiggi”, dove è possibile richiedere, qualora si volessero, anche i Nümmär precedenti.
Chi acquista il volume non solo sostiene le attività del Gruppo di Ricerca Antacüch, ma certamente trova tra le pagine argomenti e notizie curiose, scoprendo magari di condividere la passione per il passato della nostra comunità.

Da: Il Ponte

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