X Festival di teatro

2 agosto 2016 Nessun commento

Si è svolto secondo il programma il Festival di teatro al Castelmur, il 29 e 30 luglio. Buona l’affluenza di pubblico, composto da adulti e bambini, da indigeni e forestieri.

Circa 200 persone hanno assistito ai quattro spettacoli messi in scena nell’areale del Castelmur, in occasione del decimo Festival di teatro. Sotto la direzione artistica di Piera Gianotti ed Emanuel Rosenberg, con l’apparato organizzativo della Pro Grigioni Italiano (Società culturale di Bregaglia), e con il lavoro di numerosi volontari, anche questa edizione del Festival si è svolta regolarmente. La sede alternativa, al coperto (la sala polivalente di Promontogno), è stata utilizzata per lo spettacolo del sabato sera, a motivo della pioggia insistente.

Quattro sono i generi teatrali scelti dalla direzione artistica.
Uno spettacolo di circo-teatro, “Pss pss”, della Compagnia Baccalà (Svizzera), due clown acrobati che si sono esibiti sul palco allestito nel giardino.
Uno spettacolo di teatro di figura, “Out”, della compagnia Unterwasser (Italia), rappresentato nel salone del palazzo.
Uno spettacolo di teatro di strada, “Lillith”, degli Stradini (Svizzera), che hanno messo in scena la loro storia utilizzando il loro versatile furgone, sulla piazza antistante il palazzo.
Uno spettacolo di teatro-danza, “Sulla felicità”, della compagnia Sosta Palmizi (Italia), con dieci danzatori sul palco della sala multiuso di Promontogno.

Ai margini, oltre al servizio cibi e bevande, due ulteriori attrazioni.
La roulotte della compagnia Stultifera navis (Francia), dove Julie Linquette si è trasformata in una zingara che ha letto le carte, individualmente, nel corso del Festival. E l’ultima sera si è trasformata nella DJ’itane, e ha messo musica per ballare e festeggiare.
La retrospettiva fotografica: con le immagini scattate negli anni da Corrado Marzullo, a cura di Ermanno Chiavi sono stati allestiti diversi punti di proiezione, a ricordo degli spettacoli già visti.

Le immagini della presente galleria fotografica sono ancora una volta state gentilmente concesse da Corrado Marzullo.