Giornata di cura della selvaggina 2016
Anche quest’anno si è tenuta la consueta giornata di cura della selvaggina. Testo e fotografie di Fabio Ruinelli.
Sto pensando a cosa scrivere sulla giornata di cura di quest’anno… compito non facile, quando non si vogliono ripetere frasi già dette in occasioni precedenti. Cambiano i luoghi, talvolta la gente, ma l’impresa è sempre quella: salvaguardare la preziosa biodiversità che ci circonda, minacciata da un mondo che cambia e che, in questo suo cambiare, ne intacca gli equilibri alla radice.
Allora valga questo, che sabato scorso una quindicina di volontari si sono recati alla Zocheta, una zona tra Munt Castel e la Sdarva, dove hanno abbattuto, sezionato ed ammucchiato per bene diversi abeti di grosse e medie dimensioni. In questo modo hanno salvato un’importante radura, ambiente fondamentale per l’esistenza di parecchie specie animali e vegetali.
Il resto è lavoro, stare in compagnia, amare la natura, sentire dentro di sé la gratitudine di poterci essere, rinnovare antichi legami e dare ulteriore testimonianza che il rapporto che unisce un cacciatore all’ambiente in cui vive è ben più profondo e complesso di quanto qualcuno a volte voglia far credere.
I cacciatori grigionesi, anche grazie a questi interventi, dimostrano a più riprese di essere coscienti della loro responsabilità nei confronti della natura nelle sue più complesse faccettature. Perciò, ai quindici volontari della Zocheta e a tutti gli altri che si impegnano in questo senso, vada la nostra più empatica gratitudine.
Per la Società cacciatori Bregaglia: Fabio Ruinelli, Capo cura selvaggina
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