Tratto dal libro di Andrea Valente “Favole dell’ultimo minuto”
In un paese lontano pare che un tempo le pecore fossero tutte nere. Dalla prima all’ultima, dalle anziane agli agnellini, erano nere: nero chiaro o nero scuro poco importava e comunque non c’era nessuno che riuscisse a notare la differenza.
Finché un giorno nacque una pecora bianca. Bianchissima, addirittura.
La perplessità iniziale si trasformò ben presto in stupore e poi subito in sgomento e la notizia di una pecora così candida fece in fretta il giro di tutte le città. Tra sussurri e borbottii non si trovava soluzione e già prima di cena la nuova arrivata, diversa com’era, fu additata come pecora nera del gregge!
Da quel giorno nulla cambiò: le pecore nere, che erano nere, rimasero nere; la pecora bianca essendo la pecora nera, divenne parte del gregge come tutte le altre e nessuno ci fece più troppo caso.
Tratto dal libro di Andrea Valente “Favole dell’ultimo minuto”
In un paese lontano pare che un tempo le pecore fossero tutte nere. Dalla prima all’ultima, dalle anziane agli agnellini, erano nere: nero chiaro o nero scuro poco importava e comunque non c’era nessuno che riuscisse a notare la differenza.
Finché un giorno nacque una pecora bianca. Bianchissima, addirittura.
La perplessità iniziale si trasformò ben presto in stupore e poi subito in sgomento e la notizia di una pecora così candida fece in fretta il giro di tutte le città. Tra sussurri e borbottii non si trovava soluzione e già prima di cena la nuova arrivata, diversa com’era, fu additata come pecora nera del gregge!
Da quel giorno nulla cambiò: le pecore nere, che erano nere, rimasero nere; la pecora bianca essendo la pecora nera, divenne parte del gregge come tutte le altre e nessuno ci fece più troppo caso.
emilio