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Pgi e Looren

16 ottobre 2015

//comunicato stampa\\
La collaborazione si tinge di giallo e raddoppia. La cooperazione tra Pgi Bregaglia e la casa dei traduttori Looren giunge al suo secondo capitolo nell’ottobre 2015.

La settimana dei traduttori, in corso nel periodo 18-25 ottobre a Villa Garbald, verterà questa volta sul giallo. Ecco perché anche la collaborazione Casa dei traduttori Looren/Pgi Bregaglia si tingerà a sua volta di giallo.

Due gli appuntamenti in calendario. Il primo vedrà protagonisti Gian Franco Orsi e Margherita Botto, alla scoperta dell’origine del  genere giallo e della sua diffusione in Italia.

Grazie a una collaborazione con la Biblioteca della Valchiavenna, l’incontro si terrà il 21 ottobre alle ore 20.30 a Chiavenna presso i locali della stessa biblioteca.

Gianfranco Orsi fu per molto tempo direttore editoriale della collana del Giallo Mondadori, una vera e propria istituzione nel panorama editoriale italiano. Come non tutti sanno, infatti, il genere prende il nome dal colore scelto dalla Mondadori per i libri della fortunatissima serie, comparsa per la prima volta in edicola addirittura nel 1929 (con il nome de I libri gialli, poi modificato nell’odierno Giallo Mondadori). 
Nei decenni, la collana ha veicolato nelle letture degli italiani tutto il meglio della letteratura del genere con gli autori più prestigiosi, incluse delle vere e proprie leggende. Tra gli altri si possono annoverare Agatha Christie, creatrice di personaggi immortali quali Hercule Poirot e Miss Marple, Ellery Queen, pseudonimo di due cugini americani ideatori del personaggio omonimo, Rex Stout (il padre di Nero Wolfe) e moltissimi altri. Si trattava in grandissima parte di autori anglosassoni (senza trascurare altre scuole, come quella francese), perché anglosassone era la scuola da cui germinarono il noir e il poliziesco, che vengono comunemente descritti in italiano con il nome di giallo. Un merito che si è rivelato poi fecondo, dal momento che, sebbene pochissimi furono gli italiani pubblicati, molti giallisti contemporanei di successo si sono nutriti proprio della preziosa opera di mediazione svolta dal Giallo Mondadori.

Per questa ricchezza servivano naturalmente valenti traduttori che mettessero a disposizione del pubblico italofono lo stile asciutto e le trovate verbali e intellettuali degli autori stranieri.

Il titolo della serata, Dal Giallo al non giallo, fotografa l’evoluzione del genere nel tempo e la sua ramificazione in tanti sottogeneri da far vacillare il concetto e la definizione stessa che ne sono alla base.

Nel ricostruire l’età dell’oro del Giallo Mondadori e questo percorso, Margherita Botto, francesista e traduttrice di gialli, affiancherà Orsi nella serata. La moderazione verrà affidata ad Anna Rusconi.

Non meno importante il secondo incontro, Da Dürrenmatt a Maurensig: traduzione ed eredità letteraria, che si terrà alla Ciäsa Granda il 25 ottobre alle ore 17 e che si inserisce nel filone delle presentazioni di libri e autori. Dopo il successo della presentazione con Alberto Nessi e Maja Pflug a marzo, questa volta affronteremo un vero e proprio classico e un autore contemporaneo di successo: Friederich Dürrenmatt, illustrato dalla sua traduttrice Donata Berra e Paolo Maurensig, che sarà presente personalmente.

Nella vasta costellazione degli scrittori del Novecento, un posto importante spetta a livello svizzero e anche europeo a Friederich Dürrenmatt, intellettuale a tutto tondo (oltre che scrittore fu anche drammaturgo e pittore) che seppe creare uno stile assolutamente riconoscibile, letterariamente definito e capace di influenzare le generazioni successive.

Difficile rinchiudere la raffinata scrittura dürennmattiana nello spazio angusto di un genere, perché come tutti i grandi scrittori anche Dürenmatt superava le barriere e creava della letteratura in se, capace di comunicare molto di più che una pura e semplice storia di suspense.

Significativo, inoltre, il legame che lega l’autore alla Bregaglia, che frequentò  a più riprese, specialmente per visitare l’amico pittore Varlin.

Importanti gli aspetti e le sfide poste dalla traduzione delle sue opere, che durante la serata saranno approfondite con l’aiuto di Donata Berra, docente, collaboratrice dell’Istituto italiano di Berna e traduttrice oltre che di Dürrenmatt di altri autori di lingua tedesca di primo piano quali Merz e Zweig.

Proprio nella serata vi sarà una vera e propria anteprima della nuova edizione di ll giudice e il suo boia, in uscita per Adelphi il 23 ottobre e tradotto dalla stessa Donata Berra.

L’eredità anche intellettuale degli scrittori è capace molto spesso di influenzare o suggestionare anche a distanza di decenni altri narratori: ecco spiegata la presenza di Paolo Maurensig, un autore il cui stile sembra riprendere la lezione dello scrittore svizzero, nella raffinatezza dello stile e nello spessore morale, con il Bene e il Male a intrecciarsi alle vicende raccontate.

Paolo Maurensig, goriziano, giunse al successo nei primi anni novanta con il libro La variante di Lüneburg, tradotto in venti lingue, ove una storia personale si fonde con la storia della tragedia della Shoah e con la raffinatezza del gioco degli scacchi. Nel corso degli anni Maurensig ha pubblicato numerosi volumi che legano il filo narrativo del giallo ai mondi dell’arte e della musica, con incursioni anche nella saggistica.

Sarà anche l’occasione per conoscere meglio l’ultimo lavoro di Maurensig, Teoria delle Ombre, uscito recentissimamente per i tipi di Adelphi, che di nuovo tocca ‘in giallo il tema degli scacchi.

Al termine dell’incontro sarà possibile acquistare per chi lo desidera una copia de Il giudice e il suo boia e de La variante di Lüneburg.

www.pgi.ch

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