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Nulla l’iniziativa contro l’italiano a scuola

23 aprile 2015

//comunicato stampa\\
La Pgi è soddisfatta del lavoro svolto. Dopo lunghe ore di discussione, nella sera di lunedì 20 aprile il Gran Consiglio retico si è espresso con 82 voti contro 34 per l’inammissibilità dell’iniziativa «Per una sola lingua straniera nella scuola elementare» che chiedeva l’esclusione dell’italiano dalle scuole primarie del Grigioni tedescofono.

Il Sodalizio esprime piena e somma soddisfazione per la decisione del Legislativo cantonale ed è convinto che il suo operato – come possono anche dimostrare le frequenti citazioni odierne della perizia del prof. dr. Adriano Previtali commissionata dalla Pgi – abbia influito in maniera decisiva sull’esito del voto.

Il 4 giugno 2014, ben prima che nel mese di novembre il Governo retico si dichiarasse contrario alla ricevibilità dell’iniziativa sulla base della perizia del prof. dr. Bernhard Ehrenzeller, la Pro Grigioni Italiano aveva presentato i contenuti del dettagliato parere giuridico commissionato dal Sodalizio al prof. dr. Previtali (Università di Friburgo) secondo cui il testo dell’iniziativa entrava sotto più aspetti in conflitto sia con la costituzione cantonale sia con la costituzione federale. Per desiderio del dr. Giusep Nay, già presidente del Tribunale federale di Losanna, la stessa perizia era stata pubblicata sulle pagine della «Rivista grigionese di legislazione e giurisprudenza».

Dopo il Governo, anche la maggioranza della Commissione per la formazione e la cultura ha proposto di dichiarare nulla l’iniziativa perché in palese contrasto con il diritto superiore, accogliendo non soltanto i principali motivi esposti dalla perizia governativa, in accordo con il prof. dr. Previtali, ma anche un ulteriore punto che era invece sostenuto solo dalla perizia depositata dalla Pgi: essenzialmente, l’iniziativa avrebbe violato i principi del divieto di discriminazione sulla base della lingua, della parità di diritti delle lingue cantonali, dell’autonomia comunale e, non da ultimo, dell’unità della forma, perché – pur essendo stata depositata come iniziativa generica – essa non lasciava nessun margine di manovra al Gran Consiglio.

Mentre la Deputazione grigionitaliana si schierava compattamente sul fronte contrario all’iniziativa, nell’imminenza del voto il Sodalizio ha continuato la sua azione di persuasione scrivendo a tutti i granconsiglieri, ricordando loro non solo le questioni giuridiche che rendevano necessario il respingimento dell’iniziativa, ma anche gli indubbi vantaggi dell’insegnamento della lingua italiana per gli alunni tedescofoni del nostro Cantone.

Con un accorato appello la presidente della Pgi Paola Gianoli si è rivolta ai granconsiglieri, ammonendo: Il mantenimento dell’italiano quale prima lingua straniera nelle scuole del Grigioni tedescofono ha certamente un’alta valenza politica per il Grigionitaliano. Tanto fieri del proprio trilinguismo, i Grigioni sono infatti anche l’unico Cantone in cui l’insegnamento scolastico di una lingua cantonale e, al tempo stesso, nazionale sia messo in discussione. Questo è il momento per mostrare la nostra unione e dare un segnale a chi lavora per allentare anziché per stringere i legami tra le diverse culture che contraddistinguono la Svizzera e lo stesso Cantone dei Grigioni.

L’impegno del Sodalizio, che non è mancato in nessun momento di questa lunga e dura battaglia (e che non verrà a mancare neppure in futuro), ha dunque – crediamo – fornito un contributo determinante nel dibattito che quest’oggi ha condotto alla propizia decisione del Gran Consiglio retico.

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