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Filispa e il Sasso del Drago

12 marzo 2015 Nessun commento

Caterina Scaramellini ha presentato presso la biblioteca comunale “Stefano Ghiggi” il suo volume Filispa e il Sasso del Drago, rivisitazione della nota leggenda, illustrato con grande fantasia ed abilità. Dopo aver letto la storia, Caterina si è messa a disposizione dei bambini presenti per mostrare loro come ha creato e disegnato i personaggi della fiaba.

I bambini a loro volta hanno provato a cimentarsi con gli stessi soggetti e anche con ottimi risultati.
Filispa e il Sasso del Drago è ora disponibile anche in biblioteca ed è stato pure inserito nel concorso di lettura LIBeRI.
Approfittando della sua cortesia, abbiamo voluto intervistare Caterina per conoscere qualcosa di più di lei e della sua passione per il disegno.

Ci dici in poche parole chi sei?
Cominciamo con le domande facili! Sono una ragazza di Chiavenna, che sta entrando nel mondo dell’illustrazione e del fumetto.

Quando è nata la tua passione per il disegno?
Credo di non poter indicare un momento preciso; da quello che mi ricordo ho sempre disegnato, con qualunque strumento avessi a disposizione. Ho dei ricordi abbastanza precisi di me che disegno verso i 3/4 anni, ma ho dei fogli di molto antecedenti.

Quando hai capito di essere portata per il disegno?
E’ una cosa che non si capisce, si sa solo che disegnare è quello che si vorrebbe fare nella vita, e quindi, che i disegni vengano belli o meno, si continuano a “macinare fogli”.

Che scuole hai fatto per migliorarti?
Dopo l’università ho frequentato la Scuola del Fumetto di Milano, una scuola triennale parauniversitaria per fumetto e illustrazione.

Qual è la tua tecnica preferita?
La mia tecnica preferita è manuale, disegni a matita o china e colori ad acquerello e pastello.

Come hai scelto la storia del Sasso del Drago per questo libro?
Volevo realizzare la storia di una leggenda locale, e la prima che mi è venuta in mente è stata proprio la storia del Sasso del Drago. Mi è sembrato che si prestasse piuttosto bene a essere illustrata.

Cosa hai cambiato della leggenda originale e perché?
Per prima cosa ho inserito una protagonista bambina e ho inventato la figura della volpe parlante, un espediente tipico delle fiabe tradizionali. Nella leggenda originale, in realtà, era un adulto che elaborava il piano per sconfiggere il mostro. Ma il cambiamento principale consiste nel fatto che ho deciso di far sì che il drago non morisse, perché in una storia per bambini mi pareva più giusto inserire un finale lieto.

Qual è il personaggio a cui ti sei più affezionata?
Certamente il drago. Ho una particolare affezione per lui.

Come ti è sembrato l’incontro coi bambini di Villa?
Direi parecchio interessante e ben riuscito! Sono dei bambini propositivi e intelligenti, ed è servito molto anche a me confrontarmi con loro, in modo da capire cosa pensano della mia storia. In questo modo potrò tener conto delle loro preferenze e suggerimenti nel mio prossimo libro!

Che commenti hai avuto sul libro?
Direi tutti molto positivi. Sinceramente non mi aspettavo un tale successo…

Cosa piace di più ai bambini del tuo libro?
Penso il fatto che ci sia un animale parlante, un drago e probabilmente la scelta cromatica che ho messo in atto. Ma certo la storia è quella che affascina di più.

Tre rapidi consigli per imparare a disegnare?
Osservare, fare fare fare, e non arrendersi alle prime difficoltà.

E i tuoi libri preferiti? Ce ne consigli qualcuno?
Amo molto i gialli, soprattutto Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle e i libri di Agatha Christie, ma devo dire che leggo di tutto, sono sempre stata appassionatissima della lettura. E questo mi è certamente servito a capire come fare a scrivere le storie che poi illustro.
Se dovessi consigliare un fumetto molto bello per bambini e adulti, direi Il Vento tra i Salici, tratto dal libro di Kenneth Grahame e disegnato da Michel Plessix. Per non parlare di tutta la serie di Astérix, il mio fumetto preferito in assoluto!

Per un’illustratrice è obbligatorio chiedere il colore preferito.
È una domanda piuttosto difficile… Amo tutti i colori allo stesso modo, perché dipende dal tipo di disegno che si vuole fare. Però ho avuto dei “periodi”  in cui ho preferito vari colori, dal grigio al verde al viola. In questo momento direi che sono il blu e il giallo.

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