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Incontro con Marco Malvaldi

5 dicembre 2014

//Comunicato stampa\\
Dicembre porta in Bregaglia uno scrittore, in continuità a una tradizione ormai consolidata di incontri letterari. L’appuntamento con il talentuoso giallista ai vertici delle classifiche italiane è per sabato 13 dicembre alle ore 20.30 presso il centro comunitario di Castasegna.

«Il giallo ha successo perché rappresenta il genere d’intrattenimento per eccellenza. Si inizia con una morte, e alla fine si sa che il colpevole uscirà fuori. È un genere in qualche modo rassicurante. I racconti gialli sono un genere capace di farti evadere dal mondo reale».

Se a dirlo in una recente intervista è Marco Malvaldi, poi, possiamo davvero crederci. Il quarantenne autore toscano, infatti, colleziona un successo dopo l’altro, specie con i suoi libri dedicati ai vecchietti del BarLume, come l’ultima fatica Il telefono senza fili da poche settimane in libreria.

Personaggio a tutto tondo, Malvaldi parlerà con noi non solo del suo ultimo libro, ma della sua intera opera e della stessa professione di scrittore. Marco Malvaldi è giunto alla scrittura come seconda carriera. Dopo la laurea e il dottorato in chimica, Malvaldi diventa infatti assegnista di ricerca della Scuola Normale superiore di Pisa e sembra avviato a una brillante carriera accademica. Nel 2007, tuttavia, il suo passatempo preferito, la scrittura creativa, lo porta a pubblicare il suo primo romanzo La briscola in cinque nientemeno che con il prestigioso editore italiano Sellerio. È un successo immediato: la chimica, da quel punto in poi, può attendere e Malvaldi si ritrova quasi all’improvviso scrittore di professione.

La caratteristica più peculiare dello scrittore Malvaldi, al di là della capacità di delineare in pochi tratti i personaggi delle sue storie, un po’ alla Agatha Christie, è quella dello sperimentalismo linguistico: l’autore adora giocare con i registri, con gli stili e con la lingua, che diventa una sostanza da plasmare, modellare, forgiare e talvolta inventare, tra regionalismi più o meno autentici (ciclo del BarLume) e ricercati linguaggi arcaici (come in Odore di chiuso).

L’incontro con Marco Malvaldi è appassionante e sorprendente a un tempo, perché si scopre un personaggio con una biografia e una famiglia da romanzo, con una cultura che va molto al di là del convenzionale, con grande capacità di divulgare e di coinvolgere non solo i lettori ma anche gli ascoltatori.

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