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La fabbrica del panico

4 marzo 2014

Un padre con la passione della pittura. Di più, un padre pittore, che però prende la via della fabbrica e lavora come operaio alla Breda Fucine di Sesto San Giovanni. Sono gli anni settanta. Fuori dei cancelli si lotta per i turni, per il salario, per ritmi più umani, ma nessuno è ancora consapevole del tema salute. Ogni mattina il padre pittore abbandona un paesino arroccato sulle montagne della Valtellina per scendere in pianura e andare ad ammalarsi di tumore.

La fabbrica del panico è la storia della vita di quest’uomo attraverso gli occhi del figlio: il lavoro, la pittura, la famiglia e la sua progressiva consumazione e morte, insieme ad altri ottantadue lavoratori della stessa divisione, tutti affetti da tumore al polmone per amianto. È la storia di un uomo che si spegne, che spegne la sua immaginazione, i suoi colori, e infine la sua esistenza. Ma è anche la storia di un figlio che eredita quel panico fuori dalla fabbrica in un presente muto e non meno inquietante di quello di suo padre.

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