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Lo spirito dei tempi

29 ottobre 2013 Nessun commento

Grande interesse sabato e domenica scorsi a Piuro per la due giorni dedicata a Savogno, l’antico borgo della Val Bregaglia posto a circa 1000 m sul livello del mare che guarda dall’alto le Cascate dell’Acqua Fraggia. Comune di Piuro ed Associazione italo svizzera per gli scavi di Piuro hanno organizzato l’evento in collaborazione con il Politecnico di Milano, polo di Lecco.

Il convegno di sabato ha visto la presentazione di una tesi di laurea magistrale in ingegneria edile-architettura da parte degli autori Isabella Gestra di Dongo, Michele Deghi di Piantedo e Gabriele Zecca di Cosio. Il sindaco, Paolo Lisignoli, ha rimarcato come negli ultimi anni il comune di Piuro abbia investito ingenti risorse, oltre due milioni di euro, per la trasformazione della scuola in rifugio alpino, la centralina idroelettrica, la strada che sale da Villa, l’illuminazione e la fognatura, l’acquisto e la ristrutturazione di stabili significativi come la stalla, la “gràa”, una tipica abitazione del ‘700 così “da poter ora sognare in un progetto di recupero come quello proposto dal Politecnico basato su rinascita, cultura e ambiente”. La relatrice, prof. Laura Elisabetta Malighetti, ha illustrato gli aspetti metodologici della ricerca dopodichè i tre neoingegneri si sono alternati nel presentare la loro ipotesi di recupero ecosostenibile del nucleo di Savogno, esempio quasi unico nell’arco alpino di architettura rurale medioevale.

La soluzione proposta è quella di una rinascita del borgo come residenza, in parte stabile, in parte turistica, limitando al massimo le nuove costruzioni, solo un’azienda agricola, e recuperando i volumi esistenti con tecniche ad alta efficienza energetica. Fra le proposte il prolungamento della strada fino a raggiungere il nucleo a quota superiore, una rete ecomuseale con spazi per esposizione temporanea, una rete di botteghe e laboratori artigiani, una rete di fabbricati destinati ad albergo diffuso ed una serie di servizi indispensabili per l’uso a scopo turistico come una palestra ed una spa,il tutto mantenendo i prospetti attuali dei fabbricati recuperati. La rivitalizzazione dei vigneti dei Ronchi ed il recupero dei castagneti sono altri tasselli del recupero ambientale e della rinascita di Savogno. Gli elaborati del Politecnico non mancano di uno studio di fattibilità economica che prefigura operazioni miste pubblico-privato. Utopia ? Probabilmente sì, ma l’attento e numeroso pubblico ha seguito con grande attenzione le proposte dei neo laureati. Un sostegno convinto ad intraprendere con coraggio la via della rinascita di Savogno è venuto dal presidente dell’associazione italo svizzera, Gianni Lisignoli, che ha tirato le conclusioni del convegno. Al termine il sindaco ha consegnato ai neo ingegneri un piccolo premio come segno di riconoscenza del lavoro svolto.

Domenica, nonostante il tempo incerto, una trentina di partecipanti al convegno è salita a Savogno lungo la storica mulattiera a scalini di pietra ed ha verificato sul campo la straordinaria caratteristica del nucleo storico e la bontà delle proposte di recupero.

Comunicato dell’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro

Mail: info@piuroitalosvizzera.net

Web: www.piuroitalosvizzera.net

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