Badile, solitaria su Memento mori
«Ricordati che devi morire» è la traduzione dal latino di «Memento mori», il nome dell’itinerario considerato da molti la via più pericolosa del Badile. L’ha compiuto in solitaria Rossano Libera, il 17 e 18 luglio scorsi, passando due giorni in parete.
Guida alpina valtellinese, classe 1969, Rossano Libera ha ripercorso la via aperta nel 1980 da un terzetto cecoslovacco, via ripetuta due anni dopo da un’altra squadra di cecoslovacchi e poi, terza volta in assoluto adesso, da lui in solitaria.
Memento mori si trova sulla parete Nord Est del Badile e segue una linea diretta alla vetta salendo lungo la direttrice del colatoio centrale, la cui forma dà il nome alla montagna; è compresa tra la Via del Fratello, a sinistra, e la Via Cassin. Ciò che la rende particolarmente rischiosa è la caduta di sassi. Ma l’alpinista ha dichiarato che voleva mettersi nelle stesse condizioni dei primi salitori, nonostante i rischi. E ha definito la sua impresa «un’esperienza mistica».
La notizia intera sul sito montagna.tv
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