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Vita di Gran Consiglio

27 febbraio 2023

//Contributo realizzato in collaborazione con Il Grigione Italiano\\
Da lunedì 13 a mercoledì 15 febbraio si è tenuta la prima sessione del 2023 del Gran Consiglio del Cantone dei Grigioni. Per conoscere meglio i temi trattati sia all’interno dell’aula che ai sui margini abbiamo incontrato il Gran Consigliere bregagliotto Maurizio Michael.

Sig. Michael quali sono stai i temi all’ordine del giorno che ritiene maggiormente incisivi per la politica cantonale trattati nella sessione appena conclusa?
Non c’erano delle leggi da modificare, o da approvare, in realtà c’erano solo discussioni in merito ad atti parlamentari. Questi si possono riassumere in quattro pacchetti di atti: quello linguistico, quello della politica sul lupo, quello fiscale e quello sulla indennità (pensione anticipata) dei Consiglieri di Stato.

Per quanto riguarda la tutela delle lingue minoritarie si è discussa: un’interpellanza di Atanes concernente la messa a disposizione dei mezzi didattici in lingua romancia e in lingua italiana per la Scuola popolare compatibili con il piano di studio 21 (PS21) ed un incarico  di Rettich concernente l’elaborazione di una politica linguistica cantonale. In merito all’interpellanza Atanes il Governo ha risposto che si sta attivando, conosce il problema e favorirà il piú possibile la traduzione di mezzi didattici che ancora oggi non sono a disposizione nelle tre lingue cantonali. Per l’incarico Rettich, che è anche stato firmato dalla deputazione il Governo giudica già in essere una politica linguistica, con delle misure che sono già in atto in questo momento.
Ho partecipato alla discussione tramite un intervento dove ho ringraziato il Governo per il lavoro fatto, dicendo che mai, fino ad oggi, si è fatto cosi tanto per le lingue; questo anche grazie alla pressione fatta dagli interessati, sarà comunque nostro compito accompagnare e controllare l’implementazione di questa politica. Devo dire che in questo ambito il delegato al plurilinguismo, di recente introduzione, sta facendo un lavoro interessante.

Di grande interesse per il nostro territorio è la discussione e le decisioni prese per la gestione del lupo.
Anche in questa sessione, si è discusso su interpellanze, o incarichi che vanno a supportare o a spingere il Governo a fare determinati passi, sia a livello operativo, ma anche nei confronti della Confederazione sulla politica di gestione del lupo. In particolare l’incarico Michael (Donat) concernente l’applicazione della clausola generale di polizia per il prelievo del branco del Beverin e soprattutto di lupi dal comportamento anomalo che non consentono una coesistenza, ha provocato molte discussioni.
Il Governo riconosce il problema, ma a loro avviso la proposta non è compatibile con la legge superiore. Vista la votazione, che ha avuto esito favorevole il Governo dovrà comunque cercare di implementare questa decisione.

Dobbiamo essere coscienti che la decisione del Gran Consiglio Grigione, può ad alcuni apparire come una provocazione e dà spazio di manovra a chi si vuol battere contro l’abbattimento dei lupi. Le camere federali hanno deciso una revisione della legge sulla caccia che va sensibilmente a ridurre quello che è lo status di protezione del lupo tenendo conto di queste problematiche, dall’altro iniziative cantonali di questo genere non aiutano a tenere tranquilli gli animi.

In merito agli altri due pacchetti a cui accennava in precedenza cosa ci può dire?
L’Incarico Hohl concernente sgravi fiscali per famiglie e specialisti, e gli incarichi di tre gruppi parlamentari concernenti la pensione per gli ex membri del Governo hanno provocato discussioni oltremodo insistenti che sembrerebbero voler rimarcare le posizioni caratterizzanti dei vari partiti e quindi in linea con la campagna elettorale che sta prendendo avvio in vista delle elezioni federali di ottobre.
Hohl ritiene che sia giunto il momento di intervenire riducendo l’imposizione delle persone fisiche, soprattutto delle famiglie, il tentativo è quello di sgravare in particolare la classe media, ma anche di porre un freno alla continua crescita ponendo un tetto alle entrate da imposte e di riflesso alle uscite.

Mentre per gli incarichi delle frazioni UDC, Verdi liberali e PLR dobbiamo forse prima descrivere la situazione attuale: ad oggi i Consiglieri di Stato, quando terminano il loro mandato hanno diritto al vitalizio a vita, e questo era giustificato in una realtà precedente all’attuale, in cui i membri del Governo non disponevano della previdenza professionale o della cosiddetta cassa pensione, cassa che oggi c’è. Tre partiti hanno presentato un incarico con delle possibili soluzioni. L’UDC ha presentato una proposta drastica dal tono populista, cancellare ogni forma di retribuzione una volta finito il mandato; i Verdi Liberali hanno proposto una soluzione intermedia, offrendo un’ indennità nei tre anni successivi alla cessione della carica; mentre i Liberali hanno presentato una proposta, in cui viene mantenuta una garanzia di un’indennità, una volta finito il mandato, almeno fino alla percezione di un reddito sostitutivo; indennità che cesserebbe comunque all’arrivo della pensione. Se si vogliono persone capaci che si mettono a disposizione per cariche importanti, ed evitare una ricerca spasmodica di un nuovo posto di lavoro alla fine del mandato, quella dei Liberali credo sia la proposta piú equilibrata.

Alla fine, dopo lunghe discussioni, è passata la proposta del Partito Liberale, il Governo dovrà presentare una proposta di legge. Al termine della discussione l’UDC ha ventilato la possibilità di presentare un’iniziativa popolare sull’argomento.

E al margine dei lavori assembleari a quali attività ha partecipato?
Al margine dei lavori ci sono state diverse attività che hanno reso la sessione molto impegnativa. Lunedi sera c’è stato un evento all’Alta Scuola Pedagogica con alcune presentazioni e una tavola rotonda sui nuovi modelli di insegnamento e sul ruolo della scuola all’interno della società.

Il Martedì c’è stato “l’evento del Presidente” ogni anno il nuovo Presidente del Gran Consiglio organizza un evento un po’ particolare, Caviezel ci ha portato  a vedere lo stadio del Davos e poi abbiamo assistito alla partita.

Con la deputazione del Grigione Italiano abbiamo avuto un piccolo incontro informale. In una conferenza stampa è stato presentato il concorso per il logo del Grigione Italiano, si ritiene utile avere un’immagine di riferimento, poi verrà definito il suo campo di utilizzo. Ho partecipato  anche alla Gruppa Romancia -deputazione della lingua Romancia- sono stato invitato quale rappresentante della deputazione del Grigione Italiano, questa partecipazione è servita a sottolineare una collaborazione che abbiamo iniziato negli anni passati, con l’idea di integrare un po’ le attività.

È stata dunque una sessione impegnativa per le tante attività. La prossima sessione sarà Extra Muros, si terra a Klosters in giugno.

Renato Tomassini

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