Contributo alla conoscenza dei piccoli mammiferi della Valle Bregaglia (aggiornamento)

Lo studio investiga la presenza di micromammiferi in Val Bregaglia, suddivisa in tre settori (Bassa valle, Alta Valle e Altipiano del Maloja) in particolar modo sulla superficie agricola o nelle sue immediate vicinanze.

I risultati dei due anni di studio (2020 e 2021) e dei diversi metodi di studio (trappola Longworth, tunnel per tracce, inchiesta tra la popolazione) hanno portato alla conferma della presenza di 15 specie di micromammiferi, 3 delle quali inserite nella Lista rossa (Neomys fodiens, Rattus rattus, Muscardinus avellanarius) e due Mustelidi (le due sottospecie di Mustela nivalis: M. n. nivalis e M. nivalis vulgaris), anch’essi citati nella Lista Rossa.

Alcuni dei risultati più interessanti dello studio sono il censimento del Toporagno d’acqua Neomys fodiens, che sembra essere più presente di quanto previsto poiché osservato in tutti e tre i settori investigati e l’osservazione del Moscardino Muscardinus avellanarius, le cui tracce sono state riscontrate in ben quattro punti di campionamento dell’Alta Valle. Degno di nota è anche il censimento del Toporagno alpino Sorex alpinus, osservato nell’Alta Valle in un punto in cui l’ultimo dato risale al 1996.

Particolare è anche l’osservazione dell’Arvicola campestre Microtus arvalis sull’Altipiano del Maloja, specie per la quale non esistevano dati recenti accertati. In generale si è notata una presenza maggiore di specie e individui a quote più elevate, oltre i 1’100 m, e una diversità di specie che aumenta con la presenza di strutture, in grado di fornire micro-habitat essenziali. A seguito dei risultati ottenuti vengono segnalate misure di tutela specifiche per proteggere e favorire queste specie, da applicare singolarmente o in sinergia. Inoltre, grazie alla cospicua banca dati presente per la Bregaglia, frutto in particolare delle attività di ricerca di Remo Maurizio iniziata nel 1960, è stato possibile confrontare i dati odierni con i dati della letteratura.

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