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Assegnato il premio “Fatti di parole”

12 novembre 2020

Karin e Claudio Zanolari, dell’Albergo Croce Bianca di Poschiavo, hanno ricevuto il premio “Fatti di parole”. Un riconoscimento destinato a chi si sforza di migliorare lo statuto dell’italiano nel novero delle lingue ufficiali cantonali e federali.


Una delegazione della Pro Grigioni Italiano (Pgi) si è recata sabato 7 novembre a Poschiavo per consegnare il riconoscimento a Karin e Claudio Zanolari, dell’Albergo Croce Bianca, per i corsi di lingua e cultura offerti nella loro struttura. Le settimane di studio, rivolte a un pubblico adulto, sono organizzate da cinque anni dalla maestra di scuola elementare Karin e dal marito albergatore Claudio.

I corsi – scrive la Pgi in una nota – sono strutturati su tre livelli di capacità: principianti, medi e avanzati. I partecipanti provengono da tutta la Svizzera, malgrado una notevole presenza di grigioni. Si tratta per la maggior parte di ultracinquantenni, perlopiù donne e di lingua madre tedesca.

Il progetto premiato ha permesso agli organizzatori di sviluppare una buona rete di contatti e attirare persone interessate ad apprendere la lingua italiana: cittadine e cittadini svizzeri che “preferiscono un soggiorno nell’autenticità e tranquillità di una regione periferica rispetto a soggiorni linguistici in Ticino o nelle principali città italiane”. Si tratta di una proposta – sottolinea la Pgi – che apre una finestra sulla realtà del Grigioni italiano.

I corsi sono suddivisi in due parti: il mattino è dedicato alla formazione in aula curata da insegnanti locali; nel pomeriggio vengono proposte attività collaterali radicate nel territorio. Vengono ad esempio organizzate visite al Museo Poschiavino, a Casa Tomé e a Casa Console, come pure incontri con produttori locali. La cuoca Maria Grazia tiene un corso introduttivo di cucina con le erbe spontanee, mentre il salumiere spiega il suo lavoro, in italiano, durante un’attività pensata appositamente per far conoscere i prodotti tipici.

Il premio è stato realizzato in legno di castagno, un materiale che fa da denominatore comune per Mesolcina, Calanca, Bregaglia e Valposchiavo. Si tratta di una grande “P” intagliata con una tecnologia moderna, che poggia su una lastra in pietra naturale della Bregaglia, per conferirle stabilità e ancorarla maggiormente nel territorio.

Da sinistra: Aixa Andreetta (segretaria generale della Pgi), Danilo Nussio (coordinatore del progetto), Claudio e Karin Zanolari (vincitori del premio), Claudio Losa (membro del Consiglio direttivo della Pgi) e Franco Milani (presidente della Pgi)

La consegna avrebbe dovuto tenersi in occasione dell’Assemblea dei delegati della Pgi, convocata per sabato 7 novembre 2020. A causa della situazione sanitaria, l’assemblea si è però tenuta in forma scritta, e una deputazione della Pgi si è recata nel pomeriggio a Poschiavo per mantenere almeno un momento celebrativo.

Tutti i punti all’ordine del giorno sono stati approvati a grande maggioranza dai delegati. Inoltre – si legge ancora nella nota – la Pgi Engadina è “diventata di fatto un centro regionale della Pgi, evidenziando una positiva vitalità del sodalizio”.

Fonte: ats

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