Iniziativa popolare “Basta con l’IVA discriminatoria per la ristorazione

//riceviamo e pubblichiamo\\
Votazione federale del 28 settembre 2014. Si tratta di giustizia e correttezza!

L’iniziativa popolare Basta con l’IVA discriminatoria per la ristorazione chiede che i generi alimentari godano della medesima tassazione IVA sia che li acquistiamo al negozio VOLG in paese, che li gustiamo al ristorante o asportiamo dal TakeAway del McDonalds di Coira. Un SÌ a questa iniziativa lanciata da Gastro-Suisse pone fine all’attuale ingiustizia sull’IVA e offre un importante contributo al rafforzamento dell’economia interna, in particolare nelle regioni limitrofe come la nostra.

Un SÌ a sostegno del turismo. La gastronomia è spesso la carta da visita del turismo. Attualmente alla gastronomia mancano i mezzi per poter investire e rimodernare l’ambiente al fine di migliorare l’offerta per giustificare i prezzi leggermente più elevati di quelli del vicino estero. Con l’accettazione dell’iniziativa sulle seconde case, ai complessi turistici è venuto a mancare un importante opportunità per il finanziamento parallelo dei propri impianti (alberghi e ristoranti) e le strategie delle banche sono tutt’altro che a favore di questi investimenti. La diminuzione dell’IVA per la ristorazione darebbe ai gerenti l’opportunità di investire le maggiori entrate direttamente nel risanamento e l’adattamento del proprio esercizio, senza dover sperare di poter usufruire dei programmi statali a sostegno del turismo. Un SÌ all’iniziativa significa dunque un aiuto concreto e diretto al settore turistico.

Un SÌ per rafforzare le regioni limitrofe. Accettando l’iniziativa diamo un importante supporto al mantenimento di innumerevoli posti di lavoro e di tirocinio messi in pericolo in modo particolare proprio nelle nostre regioni limitrofe. Infatti è proprio nelle nostre regioni a ridosso delle assai più economiche Italia o Austria che la gastronomia ha le maggiori difficoltà. Non dimentichiamo quanti posti di lavoro, ed in parte anche di tirocinio, offrono i ristoranti nelle vallate del nostro Cantone.

Un SÌ a favore dell’ambiente. L’accettazione dell’iniziativa sarebbe anche un segno positivo per l’ambiente. Infatti i gerenti dei ristoranti, che offrono da mangiare con vettovaglie e posate riutilizzabili, sono castigati con un IVA più alta in rispetto ai Take-Aways che servono il tutto in piatti, recipienti, posate e bicchieri di polistirolo, plastica e cartone riposti in un sacchetto di carta con l’aggiunta della maionese, il Ketsch-Up, l’aceto, l’olio ed il sale in piccole confezioni artificiali. Tutta immondizia che verrà poi, nel caso meno grave, gettata in un bidone (pubblico) della spazzatura ma spesso anche buttata per terra, nei prati dei contadini, nei giardini privati o ai bordi della strada, ma che in ogni caso deve poi essere smaltita a carico dell’ente pubblico!

Un SÌ per eliminare ingiustizie d’imposta e burocrazia. Un SÌ all’iniziativa significa quindi dire sì all’imprenditorialità mediante diminuzione di burocrazia e vantaggi fiscali. Perché vari gerenti della gastronomia devono dapprima chiarire se la salsiccia sarà gustata al tavolo del ristorante oppure portata via per poter definire se schiacciare il tasto 2,5% oppure 8% della cassa? I pantaloni che vesto non vengono tassati diversamente dallo Stato se li acquisto online da Zalando invece che in una boutique di Coira! Avete mai pagato un’IVA diversa per dei fiori che offrite ad un paziente in ospedale a differenza se li acquistate direttamente dal fiorista oppure se li fate spedire a distanza?

Ecco vari motivi perché è giusto inserire un SÌ nella scheda di voto dell’iniziativa: Basta con l’IVA discriminatoria per la ristorazione!

Gian Luca Giovanoli, Vicosoprano