Tra modernità e tradizione

Architettura dopo il 1945 nella Regione Maloja. Con un’esposizione interamente dedicata all’architettura dopo il 1945 nella Regione Maloja, il museo La Tuor a Samedan conclude una trilogia di mostre tematiche.

L’attuale mostra intitolata «Tra modernità e tradizione. Architettura dopo il 1945 nella Regione Maloja. Un assaggio» è ricca di Val Bregaglia e certamente vale la pena dare un’occhiata quale professionista ma pure quale neofita o semplicemente amante del territorio, della regione e del costruito. Con «Il modernismo dimenticato» (2015/16) e «Paesaggio lacustre – vedere il paesaggio» (2019/20) il curate e storico dell’arte Christof Kübler conclude l’interessante trilogia di mostre incentrate sull’architettura.

La Regione Maloja è cambiata molto dal 1945. In questi 75 anni è stato costruito più che mai. I maggiori cambiamenti strutturali hanno avuto luogo nei «centri urbani». Stiamo pensando a St. Moritz, Samedan o Pontresina. La mostra è dedicata a questa produzione edilizia, ne cerca gli esponenti e getta uno sguardo sul contesto nazionale e internazionale. E qui entra certamente in gioco la Val Bregaglia con ad esempio l’architetto Bruno Giacometti ma non solo.

Per avvicinarsi alla regione del Maloja e al suo patrimonio edilizio, il progetto è iniziato con una sorta di ricerca sul campo. Le domande erano: Cosa c’è di reale nell’architettura? Cosa c’è di intrigante? Cosa si può scoprire che non sia stato trasportato da una guida architettonica all’altra? Cosa non è stato riconosciuto?

La ricerca di indizi inizia a Castasegna e finisce a Cinuos-chel. La completezza non è stata lo scopo del lavoro. L’obiettivo è piuttosto quello di ottenere qualcosa come una sinossi di ciò che è stato costruito. Non tutto è eccezionale, ma fa parte di questo ambiente costruito dopo il 1945.

Lo sfoggio dell’architettura dopo il 1945 è, da un lato, il modernismo classico del periodo tra le due guerre con i suoi edifici senza ornamenti, cubici e dai tetti piatti e, dall’altro, l’architettura propagata da parte dell’Heimatschutz, che ha stabilito un rapporto con la regione. L’obiettivo del modernismo, creare qualcosa di nuovo, incontra così un campo che dà maggior valore al legame con il rispettivo contesto, nel senso di continuare a costruire e nella ricerca della continuità.

Tuttavia, la mostra sull’architettura dopo il 1945 non vuole e non può essere un inventario. Non procede cronologicamente, ma si concentra su edifici eccezionali e li presenta in cinque aree tematiche:

• Conversioni
• Modernismo I
• Modernismo II
• Punti di vista mutevoli
• Continuare a costruire

In ognuna di queste aree tematiche, cinque progetti sono presentati più in dettaglio, anche con modelli. La mostra non ripete principalmente ciò che è già stato pubblicato. Per questo motivo, pone un’enfasi speciale sugli sviluppi architettonici più recenti e più recenti della regione. Il risultato è quindi una mostra non solo per esperti, ma una panoramica generale e iniziale pensata per un vasto pubblico.

È notevole constatare quanti edifici di pregio, del passato e del presente, si trovino in Val Bregaglia. Nel museo La Tuor sono ben rappresentati pure gli studi di architettura bregagliotti attuali che continuano a costruire in Val Bregaglia, così plasmandola.

Orari e date di apertura
Dal 16 dicembre 2021 al 3 aprile 2022
Dal 23 giugno 2022 al 23 ottobre 2022
Da mercoledì a domenica
Dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Informazioni
https://www.latuor.ch/it/

a cura di Davide Fogliada