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Vita di Gran Consiglio

5 maggio 2017 Nessun commento

//tratto da Il Grigione Italiano\\
Una sessione di normale amministrazione. La sessione primaverile del Parlamento retico non ha varato nuove leggi né ha trattato revisioni di leggi. È stata tuttavia importante per l’evasione di numerosi atti parlamentari. Intervista a Maurizio Michael.

All’ordine del giorno vi erano, nella sessione di Gran Consiglio appena svoltasi a Coira, ben 10 interpellanze, 11 incarichi, una proposta di decreto diretto, e una ventina di interrogazioni poste nell’ora delle domande.

Maurizio Michael, che cosa si può dire di questa sessione?
Era diversa dal solito, perché non c’erano grossi temi, grandi decisioni da prendere. In qualsiasi caso anche gli atti parlamentari hanno la loro importanza.

La sessione però è stata più breve del solito.
Sì, siamo stati due giorni a Coira, anziché tre. Il programma è comunque stato abbastanza intenso tanto da occupare completamente le due giornate.

Fra i tanti argomenti trattati, quali vorresti segnalare?
Uno è l’incarico Stiffler, che chiedeva al Governo di potenziare il marketing relativo alla «ferrovia culturale grigione», che sarebbero i treni storici. È stato accolto dal Gran Consiglio, anche se il Consigliere di Stato Mario Cavigelli ha ribadito la posizione contraria del Governo osservando che ciò comporterà una grossa spesa e che saranno a rischio le tratte meno frequentate, cioè quelle periferiche.

Avete toccato anche questioni di portata federale, come la posta e le dogane.
È un modo per far sentire alla Confederazione la voce del Cantone. Abbiamo votato all’unanimità l’incarico Thöny, in difesa degli uffici postali. E anche l’incarico Lamprecht per il potenziamento degli effettivi delle guardie di confine. Il Governo quindi, nelle persone di Parolini e rispettivamente di Rathgeb, si occuperà di queste istanze.

Servirà a qualcosa?
Riguardo alle dogane, si deve dire che il Cantone se ne sta già occupando. L’incarico del Gran Consiglio serve per così dire a rafforzare l’operato del Governo. A questo scopo durante questa sessione è pure stata consegnata un’iniziativa cantonale con l’obiettivo di trasferire la discussione anche nelle Camere Federali.

All’ordine del giorno figurano anche due incarichi riguardanti la scuola.
Riguardano entrambi il modello integrativo, cioè l’integrazione degli scolari disabili o con difficoltà di apprendimento. L’attuale modello non sembra essere adatto a tutte le situazioni ed è molto costoso. I costi della scuola sono esplosi e i Comuni non hanno del tutto sotto controllo la situazione. L’incarico Claus riguarda l’accesso alla scuola primaria, dopo la scuola dell’infanzia. Fare una classe a parte potrebbe dare risultati migliori. Mentre il mio omonimo Gian Michael di Donat chiedeva che i Comuni avessero una maggiore autonomia nella scelta del modello da attuare. Contrariamente al parere del Governo, il Gran Consiglio ha deciso di accogliere entrambi gli incarichi.

Infine, vi è un «decreto diretto». Che cos’è?
Il decreto diretto è lo strumento parlamentare utilizzato per fare delle proposte relative al funzionamento del Gran Consiglio. La proposta viene discussa dalla conferenza dei presidenti e poi nella sessione successiva si decide se il tema è rilevante o no. Se sì, la conferenza dei presidenti (o un altro organo che il Gran Consiglio definisce) deve elaborare le necessarie basi da presentare poi al Gran Consiglio per l’approvazione.
In questa sessione, abbiamo votato sulla proposta Noi Togni, che chiedeva che la formula di giuramento sia letta sempre nelle tre lingue cantonali, inserendo questo obbligo nel regolamento organico del Gran Consiglio. I presidenti hanno riconosciuto che in singoli casi la formula è stata letta solo in tedesco anche per granconsiglieri di lingua romancia o italiana, ma ritengono che sia sufficiente una raccomandazione, pertanto a maggioranza il Gran Consiglio ha deciso di respingere la proposta.

Altro da segnalare?
La deputazione grigionitaliana, in accordo e con la partecipazione del Consigliere di Stato Martin Jäger, durante la pausa pranzo di mercoledì, ha organizzato un incontro al quale hanno pure partecipato dei rappresentanti della PGI e i membri grigioni degli organi della CORSI per condividere e coordinare meglio eventuali iniziative a tutela della minoranza grigionitaliana nella programmazione della radio e della televisione.

Silvia Rutigliano

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