Vita di Gran Consiglio

//tratto da Il Grigione Italiano\\
Ultima dell’anno, la sessione di dicembre 2016 ha affrontato il voluminoso Preventivo 2017. Intervista al deputato Maurizio Michael.

Il parlamento del Cantone dei Grigioni si trova nel suo secondo biennio, e questo segna anche il cambio di presidenza delle commissioni permanenti. Per quanto riguarda quella in cui si trova Maurizio Michael, la nuova presidenza della Commissione strategica e di politica statale è stata attribuita nel corso dell’ultima riunione precedente la sessione di Gran Consiglio, a novembre.

Ricordiamo che le commissioni vengono nominate (a inizio legislatura) con un sistema proporzionale a seconda della forza dei partiti. Le otto commissioni permanenti sono composte di 11 membri, tranne la Commissione di gestione (13) e la Commissione di redazione (6), coinvolgendo quindi una novantina di deputati. Quando a inizio legislatura i presidenti delle frazioni si incontrano, discutono sia la distribuzione dei posti sia le presidenze. La presidenza rimane allo stesso partito per tutta la legislatura, anche se dopo due anni il presidente, di regola, lascia il posto a un altro. Il vicepresidente, invece, rimane. Così, nella riunione di novembre la Commissione strategica ha nominato un nuovo presidente, che ha preso il posto di Maurizio Michael. Si tratta di Tarzisius Caviezel, di Davos, che è stato anche consigliere nazionale.

Maurizio Michael, pensavi che il tuo intervento nella sessione di giugno sarebbe stato l’ultimo quale presidente, e invece ti è toccato anche a dicembre. Come mai?
In effetti Tarzisius Caviezel avrebbe dovuto presentare lui i due oggetti di competenza della nostra Commissione nell’ambito del Preventivo 2017. Però non aveva potuto partecipare alla riunione preparatoria e quindi l’ho fatto ancora io. Del resto avevo preparato io quella riunione e quindi mi è risultato più semplice fare il relatore.

Quali sono questi due oggetti che si trovano nel Preventivo?
Uno è il Programma annuale 2017, dove il Governo presenta gli obiettivi principali per l’anno successivo, tenendo conto del programma di governo che il Gran Consiglio aveva approvato a febbraio. Di solito il programma annuale non viene discusso molto, invece quest’anno ci sono state quasi quattro ore di discussione, con parecchi malcontenti segnalati da diversi granconsiglieri su singoli punti.

Il secondo oggetto?
Dargli un nome in italiano è quasi impossibile. Io l’ho chiamata «Struttura dei gruppi di prodotto ed effetti» 2017-2020. Sono delle linee guida, uno strumento di pilotaggio che serve a indirizzare la gestione dei diversi uffici cantonali. In seduta abbiamo discusso tutte le piccole modifiche che sono state presentate dal Governo per armonizzare i criteri con i cambiamenti subentrati, ad esempio con le modifiche di legge.

Hai presentato questi due oggetti e poi hai veramente terminato con questo ruolo. Ti dispiace?
No, perché faccio ancora parte della Commissione, anche se non la presiedo più. Devo ancora prepararmi, certo, ma cambia l’impegno. Eccome. Posso perciò dedicarmi ad altro.

Si è sentito molto parlare della candidatura ai Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026.
Il Gran Consiglio ha deciso di sostenere la presentazione di una candidatura per le Olimpiadi 2026 (con 97 sì, 17 no). Si trattava di decidere la concessione di un credito per la preparazione dettagliata della candidatura, decisione che in febbraio dovrà essere confermata dal popolo grigione. In caso di esito positivo, il Governo darà un incarico per la preparazione della documentazione necessaria. Cioè verrà approntato un progetto completo, che costerà circa 25 milioni, di cui 9 a carico del Cantone (se portato fino in fondo). La presentazione vera e propria della candidatura, rispettivamente del progetto di dettaglio, dovrà essere approvata di nuovo dal popolo, prima di venire inoltrata al Comitato olimpico.

C’è stato altro di rilevante?
Sempre nell’ambito del Preventivo, abbiamo trattato la proposta del Governo di ridurre parzialmente l’imposta giuridica, quindi l’imposta sulle imprese. Anche questo è stato molto discusso, perché ci sono diversi approcci, diverse ideologie in questo contesto. È stato poi approvato, a partire dal 2017. Anche a livello nazionale si prevede di ridurre le imposte nell’ambito della Riforma III dell’imposizione delle imprese.

Avete avuto attività parallele?
Il martedì a mezzogiorno GastroGrigioni ha invitato il Gran Consiglio e il Governo a un pranzo a base di specialità grigioni per sensibilizzare sull’importanza della ristorazione nell’economia turistica del Cantone. Come l’anno scorso, siamo entrati tutti sotto il capannone di legno appositamente montato sul piazzale davanti alla sede del Gran Consiglio. E anche questa volta c’è stato un intervento umoristico del cabarettista Flurin Caviezel.

Siete riusciti a smaltire tutti gli atti parlamentari?
No. Sono stati trattati i tre o quattro più urgenti e gli altri rinviati a febbraio, perché abbiamo occupato molto tempo negli altri punti all’ordine del giorno.

Silvia Rutigliano