Demenza: che fare?

La serata organizzata presso il Centro Sanitario Bregaglia ha attirato un numeroso pubblico. Gli specialisti hanno fornito una grande quantità di informazioni.

Dopo il saluto del direttore del Centro Sanitario Bregaglia (CSB) Alain Vetterli, l’incontro dello scorso 17 novembre è entrato subito nel merito dei diversi aspetti e delle diverse difficoltà legate al trattamento delle persone affette dalla malattia di Alzheimer e da altre forme di demenza o disabilità. La responsabile del primo piano del CSB, quello che accoglie gli ospiti con demenza, Emanuela Copes, ha sottolineato che la serata era pensata per le famiglie coinvolte in queste problematiche, per informarle sugli aiuti che possono chiedere alle istituzioni. Ed è il “Gruppo qualità demenza”, attivo da anni nell’istituto, ad aver promosso l’incontro.

“Come comportarsi con una persona malata di demenza” è stato il tema della relazione di Paola Crameri, giunta dalla Valposchiavo, dove lavora con la funzione di infermiera caporeparto. Fra i suoi compiti ora c’è anche quello di tenere il collegamento con l’Associazione Alzheimer Grigioni. Le indicazioni fornite dalla consulente sono state numerose e dettagliate: rispondere tutte le volte, aspettare le risposte senza mettere fretta, non insistere per far ricordare, parlare stando di fronte, usare i gesti eccetera. Naturalmente, a dipendenza anche dallo stadio della malattia.

Per l’Associazione Alzheimer Grigioni era presente anche Barbla Truog, che oltre ad occuparsi dell’Engadina Alta copre pure la Bregaglia.

Hermann Thom, di Pro Senectute Grigioni del sud, ha invece parlato degli aspetti pensionistici, mettendo in luce i diritti (per esempio a una prestazione complementare) e i doveri (per esempio utilizzare i risparmi ed eventuali beni immobili per pagare le spese). Hermann Thom presta la sua consulenza sociale in Bregaglia ogni primo venerdì del mese (al pomeriggio), previo appuntamento, anche a domicilio.

Dell’assegno di cui hanno diritto i grandi invalidi ha invece trattato Claudia Tam, dell’Istituto delle assicurazioni sociali del Cantone dei Grigioni. Dopo aver spiegato che una persona viene definita “grande invalido” quando non le bastano più gli ausili ma necessita di assistenza per gli atti ordinari della vita, ha indicato i contributi mensili che vengono forniti dall’Assicurazione, in base al grado di invalidità, e che vanno dai 235 ai 940 fr. mensili, indipendentemente dal reddito o dalla sostanza dell’interessato.

Marina Giacometti ha fornito l’elenco di tutte le prestazioni offerte dal servizio Spitex in Bregaglia: la cura e l’assistenza, gli esami, l’accompagnamento, l’aiuto domestico, la consegna dei pasti caldi e altro. E ha colto l’occasione per ringraziare i volontari che rendono possibili alcuni di questi servizi.

In sostituzione di Rosanna Martinucci, responsabile del Centro diurno, è stata Maya Risciotti a presentare l’attività che è iniziata nel 2013. Attualmente il Centro diurno è aperto una mezza giornata a settimana, il giovedì pomeriggio, ma si conta di estenderla a tutto il giorno. Sono fornite attività terapeutiche indirizzate a persone che non vivono nella struttura, ma che possono esservi accompagnate e lasciate. Questo si configura quindi anche quale servizio di sgravio per le famiglie.

Infine, coinvolgendo i presenti fisicamente, l’operatrice di cinestetica Michela Geronimi ha mostrato come una migliore percezione del movimento del proprio corpo sia necessaria per aiutare altri nei loro movimenti.

Il lungo incontro si è concluso con il proposito di creare altre occasioni per imparare a trattare correttamente le persone affette da demenza.

Silvia Rutigliano