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Vita di Gran Consiglio

27 ottobre 2016

//tratto da Il Grigione Italiano\\
La revisione della legge cantonale sulla caccia ha occupato gran parte del tempo dell’ultima sessione del parlamento retico. Dalla Bregaglia, questa volta in aula il supplente Stefano Maurizio.

Per la prima volta, Stefano Maurizio ha partecipato ai lavori del Gran Consiglio. Una sostituzione del titolare Maurizio Michael prevista da tempo. È infatti prassi diffusa che ai supplenti sia data almeno una volta la possibilità di sedere in aula e vivere così, attivamente, la propria carica di granconsigliere.
Il tema principale della sessione era la caccia, e anche per questo il titolare ha deciso di lasciare il posto al suo supplente, che è anche cacciatore.

Questo «lasciare il posto» va inteso in senso letterale?
No. I posti dei granconsiglieri sono stabiliti in base all’appartenenza politica. Perciò al posto dei titolari non vanno i loro supplenti, ma nei limiti del possibile i supplenti vanno insieme ai membri del loro stesso partito. Perciò a me non è stato assegnato il posto vacante di Maurizio Michael (liberale). Penso che non ci fosse posto nelle file del Partito borghese democratico, perché mi hanno messo in mezzo a quelli del Partito popolare democratico.

Giusto. Allora anche per quanto riguarda l’incontro di frazione non sei stato con i colleghi del titolare.
Esatto. Ho partecipato alla riunione di frazione del PBD, che si è tenuta già alla fine di settembre. E mi sono reso conto che la partecipazione al gruppo politico è importantissima, perché senti già gli argomenti pro e contro. Presumo che non sia facile essere indipendenti in un parlamento, in particolare come supplente!

Com’è la frazione PBD in Gran Consiglio? E di cosa avete discusso?
È un gruppo di più di 25 persone, nel quale sono presenti anche due membri del Governo, Barbara Janom-Steiner e Jon Domenic Parolini, e il cancelliere di stato Claudio Riesen. Ne fa inoltre parte l’attuale presidente della Commissione per l’ambiente, i trasporti e l’energia Walter Grass. Questa commissione era responsabile per le due revisioni di legge trattate in questa sessione. È stato molto interessante sentire le opinioni di maggioranza e di minoranza sulla legge di caccia che saremmo andati a votare, siccome per alcuni articoli avevamo pure il portavoce della minoranza di questa commissione.

Invece, per quanto riguarda la deputazione grigionitaliana, ti sei seduto con i colleghi del titolare.
È stato un breve incontro, che si è svolto il lunedì sera. È stato interessante conoscere le attività di questa piccola frazione.

Non c’è molto tempo libero durante una sessione di Gran Consiglio.
Vero. Anche la sera di martedì ho avuto una riunione, di nuovo con il mio partito. Non era organizzata solo per la frazione, ma aperto pure a tutti i membri del PBD grigione. Ci siamo incontrati per discutere di tre temi: formazione, asilo e sicurezza. Quindi tematiche generali e non all’ordine del giorno della sessione in corso.

Veniamo dunque alle sedute in aula. Prima di tutto hai dovuto giurare (o promettere), insieme agli altri quattro supplenti presenti per la prima volta: “Voi, eletti quali membri del Gran Consiglio, giurate innanzi a Dio di adempiere tutti i doveri del vostro ufficio secondo scienza e coscienza”, oppure l’altra formula: “Voi, eletti quali membri del Gran Consiglio, promettete di adempiere tutti i doveri del vostro ufficio secondo scienza e coscienza”.
Beh, è stato emozionante davanti a tanta gente e con le camere, ma anche un po’ imbarazzante, perché non sapevamo esattamente quando dire «lo giuro», e ce lo siamo fatto chiedere due volte! Per fortuna non ero l’unico nuovo supplente a dover fare il giuramento.

In effetti, tutti i supplenti lo fanno per la prima volta e (se non eventualmente come spettatori) non hanno mai assistito al giuramento o alla promessa di altri granconsiglieri! E poi, andato al tuo posto, come ti sei sentito?
Molto ben accolto: i colleghi erano molto disponibili e mi hanno potuto dare risposte alle mie domande riguardo tutto il procedimento. Inoltre avevo pure una cartellina con le informazioni per il pannello tecnico per votare o chiedere la parola. In ogni caso ci si rende pure conto che il nostro cantone è «piccolo»! Trovi persone che conoscevi per altre ragioni, oppure qualcuno che ti dice «conosco tuo padre».

Insomma, ti sei sentito bene.
Sì, ed è stata un’esperienza molto interessante. Hai l’occasione di conoscere tantissima gente. E ti fai conoscere. Penso occasioni del genere siano importanti per far conoscere pure la nostra valle e nel nostro caso far riconoscere anche la lontananza del luogo da cui provieni.

Veniamo ai temi in votazione. La caccia prima di tutto.
«Per essere caccia, la discussone è stata pacata» ho sentito dire. Per vari motivi la situazione iniziale che ha portato a questa revisione era piuttosto complicata. La frazione dei cacciatori non voleva entrare in materia e i partiti erano divisi. Io ho pensato: il Gran Consiglio ha chiesto al Governo di elaborare una revisione della legge sulla caccia, il Governo l’ha fatto nel tempo prestabilito e dunque adesso si fa. Perciò ho votato per entrare in materia.

E poi avete discusso i singoli articoli.
C’erano molte cose. Per quanto riguarda il prolungamento della caccia alta nel mese di ottobre e la proibizione dell’alcol, ho votato come la maggioranza: contro. Per la caccia in ottobre pure i cacciatori, che erano stati interpellati con un’indagine, si erano espressi in questo senso.

Un altro tema è stato il centro di prima accoglienza, che si è trovato sopra un mucchio di immondizie…
Tanti membri del Gran Consiglio erano molto critici nei confronti dell’Ufficio tecnico edilizio che non si è accorto che il luogo scelto per la costruzione del centro per i richiedenti l’asilo fosse stato, in precedenza, una discarica. Una mancanza proprio presso l’amministrazione cantonale, dove ci sono tutte le persone competenti! E non è la prima volta, a quanto pare.

Insomma, una figuraccia da parte del Governo (Cavigelli ha chiesto scusa), con richiesta di un credito supplementare di quasi 900’000 franchi.
La minoranza ha proposto di non dare il credito, obbligando l’ufficio competente a risparmiare e «infliggendo così una lezione». Ma il Governo ha chiesto i soldi per evitare ritardi. Il credito poi è stato approvato.

All’ordine del giorno c’erano anche degli incarichi.
Quelli che erano già stati esaminati dal Governo, li avevo letti e quindi ho pure votato. Mentre su quelli nuovi, che giravano alla raccolta di consensi, non mi sono pronunciato. Io non sarò presente a discuterli e votarli, e perciò non mi sembrava il caso di firmarli, siccome non sapevo pure come fosse la prassi.

Un incarico che ha fatto discutere è stato quello relativo alle spese per la scuola.
Un’analisi dettagliata delle maggiori spese causate dall’ultima revisione parziale della legge scolastica, come pure una nuova revisione della legge per ridurre i costi, richiesta dalla prima firmataria dell’incarico, non è stata accolta dal Governo. Secondo il Governo la percentuale dei costi per la scuola sulle spese complessive è bassa rispetto agli altri cantoni e il dipartimento delle finanze in collaborazione con un istituto esterno sta effettuando una valutazione generale di tutte le finanze cantonali. Quindi il Governo proponeva di aspettare i risultati di questa valutazione e inoltre ritiene sia presto fare una nuova revisione della legge, che è ancora troppo recente per essere rimessa in discussione. Osteggiato da queste argomentazioni, l’incarico quindi non è passato.

Silvia Rutigliano

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