Dopo Poschiavo anche Soglio?

“I Borghi più belli della Svizzera”. Si è svolto domenica 7 agosto un piacevole incontro tra Kevin Quattropani e Fiorenzo Pichler – il presidente e il segretario dell’associazione “I Borghi più belli della Svizzera” -  e le sottoscritte Elisa Nunzi e Elena Giacometti, entrambe di Soglio.

La neonata associazione – indipendente, apartitica, aconfessionale e senza scopo di lucro – è nata in Ticino sulla scia di associazioni come “I Borghi più belli d’Italia” o “Les Plus Beaux Village de France”, che da anni promuovono i loro borghi più caratteristici. Lo scopo di queste associazioni è quello di tutelare e valorizzare determinati comuni o frazioni di essi, raggruppare e coordinare in un circuito turistico le località scelte dall’associazione in base ai suoi criteri, farle conoscere presso l’opinione pubblica nazionale ed internazionale e contribuire a definire un marchio di originalità e qualità, con il quale elaborare nuove opportunità di offerta turistica, accrescendo la consapevolezza della necessità di conciliare il rispetto del patrimonio culturale ed ambientale con le necessità dello sviluppo economico.

Per ora l’associazione conta 7 adesioni in tutta la Svizzera, ma si prefigge di raggiungere la cinquantina. Nella Svizzera italiana i primi ad aderire e rispondere prontamente e con entusiasmo a questa opportunità sono stati i borghi di Poschiavo, Morcote e Ascona, seguiti dalla Romandia con Grandson, Gruyères, La Neuveville, Saint-Ursanne.

La collaborazione con la Svizzera tedesca è in fase di sviluppo, l’associazione non vede l’ora di raccogliere le prime adesioni anche nell’area tedescofona. L’associazione conosce da tempo i villaggi della Bregaglia, Soglio in particolare, che vorrebbe aggiungere nella sua lista dei borghi più belli della Svizzera. Soglio ha vinto l’anno scorso il concorso de Il villaggio più bello della Svizzera, promosso dalla Ringier Axel Springer AG con sponsor come Volk e Mc Optic, con il sostegno di tutti gli organi mediatici più importanti del Paese.

L’associazione “I borghi più belli della Svizzera” però si distingue dal concorso “Il più bel villaggio della Svizzera”, interessandosi concretamente e a lungo termine del destino e dello sviluppo delle località scelte. In tempi di crisi per molti borghi svizzeri è importante puntare su un turismo di nicchia coordinato da associazioni no profit internazionalmente riconosciute come quelle dei borghi più belli, in modo da poter valorizzare senza troppi dispendi economici (l’adesione è gratuita) le proprie qualità paesaggistiche, architettoniche, storiche e culturali, apprezzate da un turismo nazionale e internazionale sempre più attento, sensibile e alla ricerca di bellezza, autenticità, tranquillità e natura incontaminata.

L’incontro informale tra noi e i rappresentanti dell’associazione si è svolto, dopo una chiacchierata presso l’albergo Stüa Granda, attraverso le vie del paese, dove abbiamo presentato e raccontato il nostro villaggio con le sue mille storie, i suoi contrasti e le sue numerose sfaccettature. La visita è proseguita lungo una via oggi emblematica, la Streccia, dove oggi si possono ammirare, in perfetta armonia tra loro, case medioevali, seicentesche, settecentesche, ottocentesche, stalle originali e stalle riattate, edifici moderni e contemporanei. Questo per sottolineare che il “bello” e l’armonia di un nucleo non sono legati solamente al passato e alla sua conservazione, ma si tratta di un compito, quasi una missione, sempre più attuale e da prendere seriamente e perseguire con arguzia.

La giornata si è conclusa con la visita di una casa contadina seicentesca dall’aspetto museale, perfettamente conservata e in futuro destinata – insieme ad altri immobili circostanti – all’apertura al pubblico, nell’ambito di un progetto di rivitalizzazione del nucleo. L’incontro è stato un primo approccio simbolico, spontaneo e diretto tra l’associazione e il villaggio di Soglio. Ora spetta al Municipio del Comune di Bregaglia decidere se cogliere o meno la proposta di adesione avanzata dall’associazione “I Borghi più belli della Svizzera”.

Di Elena Giacometti e Elisa Nunzi