Online centinaia di fotografie

//tratto da Il Grigione Italiano\\
Si è recentemente conclusa una prima fase di lavoro di riordino e catalogazione di centinaia di fotografie conservate nell’Archivio storico di Bregaglia. Ora 800 di esse sono anche online nel sito del Palazzo Castelmur.

Quando ha iniziato il lavoro, Florio Giovanoli non sapeva a che cosa sarebbe andato incontro. Egli è un appassionato di fotografia e gli piace anche vedere le cose di una volta. Perciò quando Gian Andrea Walther, responsabile dell’Archivio storico di Bregaglia, gli ha chiesto la collaborazione per riordinare e archiviare le fotografie che si trovavano al Castelmur insieme ai documenti, ha accettato volentieri.

Erano circa duemila le fotografie che si trovavano in mezzo ai documenti depositati in Archivio. Il lavoro è iniziato tre anni fa e al momento sono 2’262 le fotografie che sono state esaminate, classificate, corredate delle relative informazioni (sulla provenienza eccetera), contrassegnate da un codice e riposte in apposite scatole. L’archiviazione significa anche inserire tutte le informazioni in un programma informatico.

Ma l’operazione non consisteva soltanto nell’archiviazione, bensì anche nella scansione delle immagini. Prima di essere avvolta dalla speciale carta (priva delle sostanze chimiche che potrebbero danneggiarla), ogni fotografia è stata scansionata ed è quindi conservata anche in una memoria elettronica. E non solo le foto, ma anche le cartoline d’epoca e anche i negativi su pellicola o perfino su lastra. Questi ultimi sono circa quattrocento, e quasi tutti provenienti da Fulvio Reto (Agostino Fasciati): lastre di vetro, piuttosto grandi, che hanno trovato una casa sicura nell’Archivio al Palazzo Castelmur, e che ora sono state scansionate e archiviate.

È passato poco più di un mese da quando sono accessibili al pubblico, via Internet, 800 di queste immagini, raggruppate per soggetti, per esempio «scolaresche», «paesi», «vita contadina», «mezzi di trasporto».

Tra le tante foto che ci sono in archivio, ma che non sono state ancora messe online, ci sono anche molti ritratti di persone di cui non si conosce l’identità.

«Ho scansionato e archiviato la prima fotografia – racconta Florio Giovanoli – alla fine del 2012. Sono perciò quasi tre anni che eseguo questo lavoro, nel mio tempo libero. All’inizio mi sono trovato davanti una montagna di materiale: più di 2’000 foto in una volta! Ora il lavoro è più tranquillo, con quelle che giungono, man mano, con i nuovi lasciti».

Le fotografie pubblicate online si trovano nelle pagine «archivio fotografico» del sito palazzo-castelmur.ch. Le fotografie qui pubblicate provengono da queste pagine.

Silvia Rutigliano