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Votazioni del 14 giugno 2015

28 maggio 2015

//riceviamo e pubblichiamo\\
Cinque proposte da accettare. Le raccomandazioni di voto del PS Grigioni.

Si pagherà di meno per la radio e la televisione!

Con la revisione della Legge sulla radiotelevisione (LRTV) non si fa altro che introdurre un nuovo sistema di finanziamento dei servizi pubblici e privati di radiotelevisione. Oggi si può ascoltare la radio o vedere i programmi televisivi su ogni telefonino e su ogni computer, dappertutto e a qualsiasi ora. Non c’è più bisogno di un apparecchio radiofonico o televisivo. Un cambiamento del sistema di finanziamento risulta quindi necessario – e la proposta in votazione è anche più equa, meno burocratica, più conveniente! Tutte le economie domestiche continueranno a pagare la tassa, ma pagheranno di meno. Il canone per le economie domestiche private scenderà da 462 a circa 400 franchi all’anno. E il 75% delle imprese non pagherà niente del tutto. Questo sarà possibile, perché non ci sarà più chi ascolta o guarda senza pagare. Un sì alla revisione della LRTV rafforza la SSR e le stazioni private di radiotelevisione, che potranno continuare a garantire un servizio pubblico d’informazione il più possibile equilibrato in tutte le lingue nazionali. Proprio per le nostre minoranze linguistiche, per l’italiano e per il romancio, questo è esistenziale.

Eredità plurimilionarie: il 20% per l’AVS!

Lo scopo principale dell’iniziativa è il finanziamento e quindi la volontà di garantire le rendite AVS. Con i proventi della tassa sulle eredità plurimilionarie (e solo su quelle!) non si risolve completamente il problema dell’AVS, ma si dovrà aumentare meno l’IVA o il contributo AVS sui salari. Questo è nell’interesse di noi tutti e anche delle imprese. E per quanto riguarda le imprese, non è così come suggeriscono le inserzioni degli oppositori: Le imprese di famiglia non saranno danneggiate dalle nuove regole sull’eredità! Il testo dell’iniziativa in votazione dice chiaro e tondo: „Qualora la successione o la donazione comprenda un’azienda agricola o un’impresa e gli eredi o i donatari ne proseguano l’attività per almeno dieci anni, si applicano riduzioni particolari all’imposizione al fine di non pregiudicarne l’esistenza e preservare i posti di lavoro.“ Il Parlamento sarà chiamato a definire i dettagli. E in Parlamento nessuno, meno che meno la sinistra, nessuno è interessato a minacciare imprese e posti di lavoro.

Saranno tassate solamente le eredità superiori a due milioni di franchi netti. I debiti, come ad esempio le ipoteche, si potranno dedurre. Questo significa che la proprietà abitativa (case unifamiliari e appartamenti in condominio) può essere ereditata senza imposta. Il nostro Dipartimento delle finanze ha pubblicato ultimamente il numero dei grigionesi che sarebbe toccato dall’iniziativa: nemmeno il 2% della popolazione! E da non dimenticare: Se due terzi dei proventi (almeno due miliardi di franchi) vanno all’AVS, l’altro terzo va ai cantoni.

Per salvaguardare il sì del popolo all’energia pulita

Il 22 settembre 2013 il popolo ha deciso in votazione che il nostro Cantone deve impegnarsi per l’energia pulita senza carbone. Ora il Governo e il Gran Consiglio ci propongono, senza nessun contrario, l’articolo costituzionale che garantisce l’applicazione della volontà popolare: „Il Cantone non partecipa in società che effettuano investimenti in centrali a carbone. Nei limiti delle proprie capacità giuridiche e politiche, il Cantone provvede affinché le società con partecipazione del Cantone rinuncino a investimenti in centrali a carbone.“ Repower ha già annunciato la rinuncia al suo ultimo progetto di centrale a carbone in Calabria entro la fine del 2015. Non ci sono veri motivi per non sostenere la revisione della Costituzione cantonale che ci viene proposta dalle autorità, anche perché le centrali a carbone sono oggi le principali concorrenti della nostra energia idroelettrica e le loro emissioni di CO2 contribuiscono al surriscaldamento del clima con le sue gravi e costose conseguenze per le regioni di montagna.

Sì alle diagnosi preimpianto

I delegati del PS Grigioni sostengono chiaramente la modifica dell’articolo costituzionale sulla diagnosi preimpianto, mentre i delegati del PSS si sono espressi per la libertà di voto. In Svizzera le regole attuali impediscono la diagnosi preimpianto. Coppie sterili o coppie che desiderano figli, ma corrono il rischio di trasmettere gravi malattie ereditarie, si recano all’estero per effettuare la fertilizzazione in vitro con la diagnosi genetica. Di regola questo permette di escludere handicap nel nascituro. Chi è a favore delle nuove regole, pur sempre severe, considera in particolare il fatto che è possibile effettuare diagnosi anche durante i primi mesi della gravidanza e quindi interromperla se il feto dimostra anomalìe. Inoltre l’attuale obbligo di impiantare subito tutti gli embrioni preparati in laboratorio aumenta il rischio di gravidanze plurigemellari. Il nuovo articolo costituzionale viene concretizzato in una legge, che il Parlamento ha già preparato e contro la quale gli oppositori hanno annunciato il referendum. Il popolo sarà quindi chiamato due volte ad esprimersi. Il 14 giugno si vota solo sull’articolo costituzionale. Chi è contrario vota no, perché considera per principio pericoloso ammettere la diagnosi genetica degli embrioni, che potrebbe aprire le porte a bambini programmati – anche se questo resterà comunque vietato in Svizzera – e perché teme la discriminazione degli handicappati.

Sì anche all’iniziativa sulle borse di studio

Il fatto che i cantoni decidano sulle borse di studio crea grosse disparità di trattamento per gli studenti a seconda della loro provenienza. Bisogna riconoscere che i cantoni stanno facendo notevoli sforzi in questa direzione, ma finora solo 14 cantoni, fra cui anche i Grigioni e il Ticino, hanno aderito al Concordato intercantonale sulle borse di studio concluso nel 2009. Ma gli altri 12 cantoni quando si adegueranno? L’iniziativa dell’Unione svizzera degli universitari (USU) vuole finalmente dei risultati a livello nazionale e chiede quindi, coerentemente, il trasferimento delle competenze normative dai cantoni alla Confederazione. La formazione è oggi uno dei motori del benessere individuale e un alto livello di formazione della popolazione permette alla Svizzera, paese con risorse naturali limitate, di rimanere competitivo. La strada dello studio oggigiorno dovrebbe essere aperta a tutti!

Votazioni federali

  • Modifica dell’articolo costituzionale relativo alla medicina riproduttiva:  SÌ
  • Iniziativa popolare sulle borse di studio:  SÌ
  • Iniziativa popolare per tassare le eredità milionarie in favore dell’AVS:  SÌ
  • Modifica della Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV):  SÌ

Votazione cantonale

  • Nuovo articolo costituzionale sull’energia pulita senza carbone:  SÌ

PS/GR

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