Uccelin è giunto a destinazione
Hans Danuser, UCCELIN®, 2014. Un’installazione artistica nell’architettura, applicata con tecnica spray direttamente sulle mura del centro amministrativo del Comune di Bregaglia a Promontogno.
Dopo la permanenza al Museo d’arte dei Grigioni a Coira e della rappresentazione “Uccelin –eine Singvogel-Suite” tenutasi con successo alla Postremise di Coira il 23 gennaio 2014, Uccelin ha preso il volo verso il sud e ha attraversato felicemente le Alpi.
Hans Danuser e il Comune di Bregaglia invitano ora alla vernice “Uccelin” presso il centro amministrativo del Comune di Bregaglia che si terrà mercoledì 8 ottobre 2014 alle ore 17.00 a Promontogno.
Il programma comprenderà il saluto da parte del sindaco del Comune di Bregaglia, Anna Giacometti, le riflessioni sull’architettura e sull’arte nell’architettura di Fernando Giovanoli e la visita dell’installazione artistica con Hans Danuser, seguita da un aperitivo.
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Non trovo che l’adesione al progetto Uccelin sia “indecente” solo perchè il comune ha rinunciato una volta a un intervento artistico (probabilmente dietro questo scelta c’erano delle motivazioni). Non dimentichiamo che il Comune finanzia regolarmente altri progetti locali culturali ed artistici (basta leggere i resoconti delle sedute del municipio per constatarlo) e non può accontentare sempre tutti: c’è chi vorrebbe dipiù e chi invece trova superfluo ogni tipo di dispendio economico per questo genere di cose. Trovo più che giusto che in tempi come questi si promuova l’arte “low cost”, alcuni artisti si sono abituati troppo a sostegni super consistenti che dipendono soprattutto dagli avanzi delle casse, ma l’arte si può e si deve fare anche con pochi mezzi e non sempre alle spalle degli enti pubblici, e oggi più che mai bisogna (ri)adattarsi a questa prospettiva.
Elena
La scelta del Comune di Bregaglia di ospitare Uccelin negli spazi del municipio è incomprensibile – e a mio avviso rasenta i limiti della decenza.
Ho sostenuto e sostengo tuttora la lotta che Hans Danuser ha portato avanti in seguito alla decisione della città di Coira di non realizzare, per motivi di budget, il suo intervento di Kunst am Bau già selezionato tramite un concorso pubblico. E sostengo anche lo sforzo di tutte le istituzioni culturali della città di Coira che da questa primavera hanno concesso asilo a Uccelin nelle sue più svariate forme, dando voce a una protesta che si riassume in un manifesto a favore della promozione artistica e culturale.
Ora mi chiedo però con che ingenuità o meglio irriverenza un Comune che ha rinunciato a eseguire un intervento artistico in occasione della ristrutturazione del suo municipio, si accodi a una contestazione scaturita proprio dalla non realizzazione di un progetto di Kunst am Bau?
Sarei curiosa di conoscere i retroscena di questa accoglienza a Uccelin, accoglienza che mi auguro vivamente non sia giustificata solo dal fatto che l’opera, che per altro fa riferimento a una filastrocca bregagliotta, sia stata, così sembra, offerta gratuitamente. La “gratuità dell’opera” renderebbe tutto il processo ancora più inaccettabile perché significherebbe un atto politico di banalizzazione del sostegno alla cultura.
Il concetto di Kunst am Bau è invece proprio legato alla promozione artistica da parte dell’ente pubblico, invitato a devolvere una percentuale del budget di costruzione o ristrutturazione a un intervento artistico nell’edificio. Il suo senso va ben al di là di un’opera puramente decorativa, ma si vuole come mezzo per sensibilizzare alla creazione artistica un vasto pubblico, in questo caso il cittadino e quanti visitatori varcano regolarmente la soglia del municipio di Bregaglia.
A meno che con questa «installazione artistica nell’architettura, applicata con tecnica spray direttamente sulle mura del centro amministrativo del Comune di Bregaglia a Promontogno», non si voglia dichiarare chiuso il discorso di Kunst am Bau, con tanto di brindisi per la duplice genialità della soluzione: il coinvolgimento di un artista conosciuto a livello internazionale che salvo aperitivo non incide di un centesimo sul budget comunale. In questo caso però, “peccato” che non sia stata rispettata la prassi di pubblicazione e messa a concorso del progetto e che non si sia tenuto conto di chi oggi qui opera e vive di arte.
Proprio in questa valle che tanto spesso è esaltata a terra d’artisti, non possiamo non chiederci, riprendendo le parole di una municipale di Coira e riallacciandoci così proprio a Uccelin, «che valore vogliamo dare all’arte e che valore hanno per noi arte e cultura», al di là del mero valore aggiunto che gli appioppiamo a livello turistico?
Romana Walther