Bregaglia perde l’ufficio fondiario
Bisogna recarsi in Engadina per rivolgersi all’ufficio del registro fondiario, e per di più vi si trova il libro mastro tenuto in lingua tedesca. Brutto regalo per l’anno nuovo a chi deve svolgere pratiche di questo genere riguardanti il territorio di Bregaglia.
Dal primo gennaio è in vigore l’aggregazione fra il Circondario di registro fondiario Bregaglia e il Circondario Engadina Alta: la convenzione è stata approvata, senza alcun entusiasmo, dall’ultima assemblea comunale. Nonostante le trattative intercorse fra le autorità politiche di Bregaglia sia con i sindaci dell’Engadina Alta sia con il Cantone, il nuovo Circondario – che si chiama Maloja, come la nuova regione che prenderà il via nel 2015 – ha sede a St. Moritz e il libro mastro è tenuto in lingua tedesca.
Il comune di Bregaglia non era più in grado di avere il proprio ufficio, in quanto mancava sia di ufficiante con regolare patente sia di un supplente. Nonostante le proroghe concesse per più anni dal Cantone, l’impiegato non ha sostenuto gli esami e non ha potuto quindi ottenere la necessaria licenza. E il Cantone non ha più voluto rilasciare la patente d’eccezione. Quale supplente era indicato un altro dipendente comunale, senza particolari competenze in merito.
Da parecchi anni si era a conoscenza del problema, fin da prima della fusione dei comuni: era infatti il 2004 quando il Cantone mise in allerta la Bregaglia, come ha dichiarato Rodolfo Giovanoli, membro della commissione di gestione del comune dal 2010 al 2012.
Non potendo più tenere il proprio ufficio, il comune di Bregaglia negli ultimi mesi ha preso contatti con le regioni vicine, sia quelle del Grigioni italiano sia l’Engadina Alta. Collaborare con la Valposchiavo o con il Moesano è risultato impossibile o non conveniente, a motivo delle loro particolari situazioni. L’Engadina Alta invece poteva offrire un servizio completo e sul lungo periodo. Ma quando è stato il momento di stendere la convenzione, non c’è stato verso di fissare l’uso della lingua italiana per la parte riguardante la Bregaglia. L’ufficio non vuole dover dare la garanzia che ci sia sempre un impiegato in grado di svolgere il lavoro in italiano.
Un altro desiderio aveva espresso la cittadinanza: che l’ufficio di Promontogno potesse aprire uno o due giorni la settimana, sia pure come filiale di quello di St. Moritz. Ma anche questo punto non è entrato nella convenzione. C’è qualche speranza che l’apertura per un giorno settimanale sia inserita negli statuti, che saranno stesi nei prossimi mesi.
Una disfatta completa? Certo un brutto colpo per un comune di lingua italiana. Ma chissà… Se il registro fondiario diventerà competenza delle regioni, con il 2015 le cose potranno ancora cambiare.
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