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Il consigliere nazionale Heinz Brand ospite in Val Bregaglia

29 aprile 2013 Nessun commento

Da Berna a Stampa. Venerdì 26 aprile i partecipanti alla serata con il consigliere nazionale UDC Heinz Brand hanno avuto modo di conoscere da vicino il funzionamento del nostro parlamento.

La serata tenutasi presso il ristorante Val d’Arca è cominciata con una presentazione, nel corso della quale, dopo aver brevemente illustrato la composizione e il funzionamento delle sessioni del Consiglio nazionale, Brand si è soffermato su alcune delle decisioni prese durante la sessione primaverile di quest’anno.

I temi trattati nello specifico sono stati la decisione di aumentare la vignetta autostradale a 100 CHF; la revisione delle regole per ottenere la cittadinanza elvetica; l’aumento dei sussidi all’agricoltura ecologica; la decisione degli Stati di negare il finanziamento all’acquisto degli aerei Grippen, su cui ora dovrà decidere il Nazionale; il voto sulla modifica della costituzione svittese, il cui sistema elettorale dovrà essere riveduto e infine l’introduzione del voto elettronico agli Stati.

Heinz Brand ha sottolineato che il voto elettronico, già in vigore al Nazionale, abbassa la percentuale di errore e permette un maggior controllo dei voti. Brand si è rallegrato del fatto che i nuovi membri del Consiglio nazionale eletti durante la sessione primaverile sono tutte donne. Il loro numero è ora di 59 su 200 parlamentari.

Alla fine della presentazione sono arrivate diverse domande dal pubblico. Ad esempio è stato fatto notare che il prezzo della vignetta, per gli abitanti di una regione senza autostrade come la Val Bregaglia, comincia a diventare troppo alto. Il gran consigliere è stato stimolato anche su tematiche non riguardanti la sessione del Nazionale. Ci si è soffermati in particolare sul controllo del lavoro transfontaliero. Brand ha cercato di dare a tutti una risposta esauriente esprimendosi, come già durante la presentazione, in un italiano più che accettabile.

A fine serata il signor Brand ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune domande per LA BREGAGLIA. Ecco cosa gli abbiamo chiesto:

Quanto conta a Berna una regione periferica come la Val Bregaglia?

È chiaro che regioni di confine come Ginevra, Basilea oppure Chiasso hanno un altro peso politico rispetto alla Bregaglia. Non credo però che regioni come la Val Bregaglia non abbiano degli interessi a Berna. Per difendere i propri interessi è decisivo sapere a chi rivolgersi. E questo alla fine è anche uno dei compiti dei nostri parlamentari.

Anche in Val Bregaglia il settore turistico è stato messo a dura prova dalla crisi dell’Euro. Sono previste delle misure per aiutare le piccole imprese a livello federale?

Il Consiglio federale al momento sta lavorando ad una nuova strategia per il settore turistico. Si deve però prendere atto che a livello parlamentare il turismo è mal rappresentato. Penso sia compito dei nostri parlamentari impegnarsi di più all’interno delle singole commissioni, ma anche nello stesso parlamento, per fare in modo che al turismo venga data l’importanza che merita.

Durante la sua presentazione ha detto che nell’ambito della politica agricola verranno aumentati i sussidi all’agricoltura ecologica. Cosa significa esattamente?

In questo ambito un ruolo importante viene svolto dal mantenimento del paesaggio nelle regioni alpine. Trovo che sia importante mantenere il paesaggio, ma penso che per i contadini di montagna sia ancora più importante distinguersi con dei prodotti tipici di alta qualità. Questi prodotti però vanno anche venduti nella maniera giusta. Quello che manca al momento in molte regioni alpine sono i canali commerciali per promuovere e vendere i prodotti delle aziende agricole in maniera ottimale.

Ultimamente si sono tenute due votazioni importanti per il canton Grigioni: l’iniziativa sulle seconde case e il voto sulle olimpiadi. In entrambi i casi i voti dei centri urbani hanno fatto la differenza. Lei trova che ormai la politica venga decisa dai grandi centri?

In effetti oggigiorno molte decisioni che riguardano la periferia vengono prese dai grandi centri. E c’è anche una tendenza dei centri urbani nel considerare le regioni periferiche come luoghi di svago che non devono cambiare. Ma dobbiamo anche renderci conto che, ad esempio per i giochi olimpici, anche a St. Moritz e Davos ci sono stati molti voti contrari. Se le regioni coinvolte avessero votato compatte la votazione sarebbe passata. E lo stesso discorso si può fare anche sulla votazione delle seconde case. È quindi necessario che anche i politici ed i gruppi d’interesse delle zone periferiche si chiedano se stanno facendo bene il loro lavoro.

Il signor Brand durante la sua presentazione ha invitato i partecipanti  a visitare il Palazzo federale. Per le visite di gruppo fino ad un massimo di 50 persone ci si può annunciare all’indirizzo mail: besucherdienst@parl.admin.ch. Il consigliere Brand invece si mette a disposizione come guida per i piccoli gruppi (da 1 a 4 persone), basta annunciarsi con almeno due mesi di preavviso al suo indirizzo mail: heinz.brand@parl.ch.

Stefano Fogliada

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