“La Buteghina” a Bondo

Caterina Willy dopo sei mesi di preparazione e lavoro apre la sua “La Buteghina”. Dal 20 febbraio il piccolo negozio è aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18.

Come ti è venuto in mente di aprire un negozio?
Abbiamo preso delle pecore la scorsa primavera e per non buttare via la lana ho iniziato a lavorarla, creando manufatti da vendere. Vendiamo anche la carne che Nicola, il mio compagno, ed io alleviamo. Abbiamo carne dei nostri vitelloni, impacchettata e congelata, divisa per tipo. All’interno del negozietto c’è un congelatore bianco pieno della nostra carne. Poi c’è un frigo con salametti e carne secca di pecora: möckli. Qui è facile allevare bio, perché le bestie hanno i prati e l’alpe vicine.

Hai pensato di fare un’inaugurazione?
No… sono contenta se qualcuno viene a prendere qualcosa… abbiamo pensato che il passaparola sia sufficiente.

Come lavori la lana e che cosa fai?
Le ditte specializzate hanno lunghe liste di attesa, bisognerebbe aspettare almeno cinque mesi prima di avere la propria lana lavata e cardata, per cui ho pensato di fare io tutto il lavoro. Il lavaggio richiede per 1 o 2 kg di lana almeno 7/8 lavaggi e 2 o 3 giorni di tempo. Perché il primo lavaggio si effettua lasciando la lana a mollo in una vasca per una notte intera, dopodiché bisogna lavarla in vasche diverse. La si prende in strisce, senza mai strizzarla perché altrimenti infeltrisce, poi la si dispone su uno o più stendibiancheria. Per asciugarsi ci impiega circa una settimana. Avevo 15 kg di lana per cui ho impiegato 3 settimane tra lavaggio e asciugatura.
Di un’altra cosa bisogna tener conto, cioè che questa procedura fa perdere alla lana 1/3 del suo peso. Una volta asciutta si procede con due pettini con denti di ferro per una grossolana cardatura, inserisco questa lana in un macchinario per una cardatura più raffinata a questo punto la lana può essere filata. Infatti ho costruito un telaio, mi piace far le cose da sola, e ho filato la lana per fare borse. Mentre una parte di lana l’ho infeltrita e ho prodotto cappelli, borse, coprisedie che possono essere utilizzati anche su panche in pietra: il freddo non passa.
La lana non subisce nessun trattamento rimane al naturale per cui anche i colori sono quelli delle pecore.

Come funziona “La Buteghina”?
Funziona come tanti altri piccoli negozi che ci sono già in Bregaglia. Tutti i prodotti hanno il prezzo, c’è un quaderno dove segnare quello che si acquista, una cassetta dove mettere i soldi e anche dei soldi, in un cassetto, per prendere il resto.

Quali altri prodotti sono presenti nel negozio?
Ci sono anche altri prodotti della valle: miele, castagne secche non affumicate, farina di castagne e conserve e le ceramiche di Pascale Giovanoli. Lei le fa nel suo laboratorio a Stampa, mentre la cottura la facciamo qui a Bondo. Alle ceramiche viene fatta la glasatura, cioè durante la cottura la ceramica viene lucidata. I colori sono tutti naturali.
Ho intenzione di far trovare prodotti del mio orto ed erbe che trovo sull’alpe. Mi piacerebbe fosse un posto aperto tutto l’anno per la gente locale, dove acquistare dei prodotti semplici, genuini e stagionali, provenienti dalla meravigliosa natura che ci circonda.

Intervista di P. Pollio